Asia Argento afferma di non voler allontanare definitivamente l’ex compagno Morgan dalla vita della loro figlia, ma ammette che è stato un padre “assente”: “Io non voglio togliere nulla a nessuno, tanto meno cancellare Marco dalla vita di Anna Lou. Qui stiamo parlando dell’aspetto legale della potestà genitoriale, quello morale è lui che ha deciso di non esercitarlo”.
La Argento ha avviato al Tribunale dei Minori di Roma contro Marco ‘Morgan’ Castoldi il 20 giugno. Prima aveva avviato un’azione legale per revocare l’affidamento condiviso disposto tre anni fa e passare a quello esclusivo (revoca e passaggio sono stati concessi dal Tribunale lo scorso 1 marzo), poi per chiedere la decadenza della potestà genitoriale.
A Vanity Fair Asia spiega che determinante, nella sua “decisione difficilissima”, è stata la nascita del secondogenito Nicola, figlio del marito Michele Civetta: “Guardarlo fare il padre, crescere un bambino insieme, 24 ore su 24, mi ha fatto capire che certe mancanze, certi segni di assenza, di disinteresse, di anaffettività, non erano normali”.
“Marco – dice Asia – non ha praticamente mai provveduto al mantenimento di sua figlia. L’affidamento condiviso in realtà non è mai esistito. Poteva vederla un weekend sì e uno no, e all’inizio io spingevo perché lo facesse. Compravo il biglietto, l’accompagnavo a Milano, la tornavo a prendere, ma era uno sforzo solo mio. Quante volte è venuto a trovarla, negli ultimi due anni, quando si trovava a Roma per lavoro o per altri motivi? Mai”.
Poi racconta un episodio: “Una volta Morgan aveva promesso di andare a prenderla a scuola, io per fortuna ho detto all’autista dello scuolabus: se vedi che è rimasta sola, portala a casa subito”.
“Marco – continua – ha chiamato, si era svegliato tardi, mi ha chiesto se Anna Lou poteva aspettare. No, gli ho risposto, non ti può aspettare, è già rientrata. Lui non capisce il danno che può fare. Un bambino, quando aspetta qualcuno, si prepara il cuore, e quando quel qualcuno non arriva, si interrompe il rapporto di fiducia, che è necessario per una crescita sana”.
L’attrice racconta anche la sua reazione all’intervista in cui Morgan dichiarava di fare uso di stupefacenti: “Gli ho subito telefonato, gli ho detto: ‘Marco, io questa cosa la devo spiegare ad Anna Lou, se ne parla ovunque, non voglio che lo sappia da altri. Ma poi chiamala tu, rassicurala”. Gli ho ritelefonato il giorno dopo, doveva andare da Bruno Vespa, gli ho ripetuto: chiama tua figlia. Lo ha fatto quasi due mesi dopo, senza nemmeno un cenno alle parole che gli erano state attribuite”.