Dopo un periodo di silenzio durato venti giorni, Chiara Ferragni ha fatto il suo ritorno sui Social con un messaggio pubblicato in una storia su Instagram. L’influencer, dopo molti giorni di assenza dai Social a seguito dello scandalo legato ai pandori, ha condiviso due story per comunicare con i suoi fan.
Chiara Ferragni è tornata su Instagram
La prima story segna il ritorno di Chiara Ferragni sui social con un semplice “Mi siete mancati”. Questo breve messaggio trasmette la sua voglia di riallacciare il contatto con i suoi seguaci dopo un periodo di assenza. La storia successiva si trasforma in un ringraziamento verso coloro che sono stati al suo fianco durante le recenti controversie.
“Vorrei ringraziare tutte quelle persone che in questi giorni mi sono state vicine e hanno avuto una buona parola per confortarmi.”
Nel messaggio, Chiara Ferragni riconosce e ringrazia chi le ha inviato messaggi di sostegno, diretti o indiretti. L’influencer sottolinea l’importanza di chi è stato presente nei momenti difficili e ha contribuito a incoraggiarla a tornare sui social. Ha ringraziato anche coloro che hanno espresso opinioni negative, purché fatte con tono pacato e costruttivo. “Nella vita c’è sempre per confrontarsi, riflettere e ripartire” ha scritto sulla storia Instagram.
L’influencer conclude il suo messaggio con un ringraziamento speciale: “Le persone che ti vogliono veramente bene si vedono nel momento del bisogno, ed io vi ho visti, letti e sentiti. Grazie davvero.”
Il caso pandori e la multa dell’Antitrust
Dopo il Natale del 2022, il pandoro Balocco firmato da Chiara Ferragni ha generato un’inchiesta dell’Antitrust, culminata in una multa di 1 milione di euro. La campagna promozionale del Pink Christmas, il pandoro griffato Chiara Ferragni, ha sollevato dubbi sull’effettiva destinazione delle donazioni. Secondo l’Antitrust si è lasciato intendere che l’acquisto del pandoro contribuisse a sostenere la ricerca sull’osteosarcoma e sarcoma di Ewing e a comprare un nuovo macchinario per l’ospedale Regina Margherita di Torino. Tuttavia, l’Antitrust ha rivelato che la somma era stata già stanziata da Balocco a maggio 2022, rendendo ingannevole la campagna pubblicitaria.
