Cinema

La locandina, il consiglio cinematografico di oggi: Phenomena, di Dario Argento

Di recente, la Titanus Production ha annunciato una nuova serie televisiva, un adattamento del film Phenomena, di Dario Argento. Il progetto, che sarà presentato al prossimo Series Mania, il festival internazionale sulla serialità, sarà curato dagli sceneggiatori Nicola Guaglianone e Menotti, che avevano lavorato allo script del film Lo chiamavano Jeeg Robot.

A distanza di quarant’anni, dunque, l’horror di Argento, che per sua stessa ammissione è uno dei suoi preferiti, tornerà a risplendere e a inquietare il pubblico con una serie tv, nonostante il progetto iniziale della Titanus, poi accantonato, fosse quello di realizzare un sequel. È ancora troppo presto per giudicare un’operazione di questo tipo, senza dubbio coraggiosa e ambiziosa nel riproporre una storia che viveva dell’incredibile atmosfera elaborata dal suo creatore, perfettamente incastonata nell’immaginario anni Ottanta. Per l’occasione, oggi vi consigliamo naturalmente il Phenomena originale, la favola nera di Dario Argento in bilico tra l’horror soprannaturale e il thriller orrorifico vecchia scuola.

Phenomena, di Dario Argento

Una giovane turista (Fiore Argento), dopo aver perso l’autobus, si ritrova da sola in una vallata svizzera. Decide così di rifugiarsi in una baita isolata ma viene brutalmente uccisa da un misterioso serial killer. Diversi mesi dopo, Jennifer Corvino (Jennifer Connelly), figlia di un famoso attore, viene mandata in un college femminile nei pressi di Zurigo e affidata alla vicedirettrice Frau Brückner (Daria Nicolodi). Qui fa la conoscenza della sua compagna di stanza, Sophie, che le racconta la storia di diverse ragazze scomparse lì vicino e mai ritrovate. Durante la prima notte, Jennifer precipita in un profondo sonnambulismo. Sfuggendo al killer intravisto nel buio, si rifugia nella casa di un anziano entomologo, John McGregor (Donald Pleasence), costretto su una sedia a rotelle e assistito da una scimmia domestica di nome Inga.

Per la prima volta, Jennifer, da sempre amante degli insetti, scopre di poter comunicare con loro. Nonostante la rigidità delle educatrici del collegio, che vorrebbero farla ricoverare, la ragazza continua a sperimentare le sue incedibili affinità con gli insetti, mentre il killer prosegue con gli omicidi occultandone i cadaveri. Affidandosi ai consigli di Mcgregor, Jennifer segue una mosca in grado di rivelarle la posizione esatta dei corpi, mettendosi così sulle tracce del maniaco.

Erroneamente accostato a Suspiria, senza dubbio la punta di diamante del cinema argentiano, Phenomena fin troppo spesso è stato giudicato dalla critica come il fratello minore, una sentenza fuorviante che nasce dall’accostamento delle due ambientazioni, per certi versi simili. Eppure, nonostante alcuni leggeri rimandi, che qualcuno invece vede più marcati, sono molti gli elementi che palesano profonde differenze tra i due film, a partire da un’impostazione fiabesca volta a sostenere diversi temi, tra cui quello della diversità, qualcosa di totalmente nuovo per Argento. Una favola nera, dunque, nutrita dal magnetismo dell’horror soprannaturale e da quello del thriller classico.

L’attenzione filmica per gli omicidi, da sempre un mantra per la meticolosità argentiana, qui cede il posto all’atmosfera e alla ricerca piuttosto anarchica di una commistione di generi tutti votati a un gusto più onirico, perfino fantasy. È evidente, inoltre, uno spiccato e perpetuo senso di smarrimento, accentuato dai silenzi, dai suoni naturali e dalle improvvise (e meravigliose) sferzate musicali. Nonostante qualche incertezza nel finale, o meglio, nei finali, Phenomena rimane a oggi uno dei film più rappresentativi del regista, una delle sue opere più discusse e più divisive, senza dubbio tra le più affascinanti. Una delle ultime “zampate” artistiche significative di Argento, prima che il cinema di genere, di lì a pochi anni, venisse inesorabilmente divorato dagli stilemi commerciali del mondo televisivo.

Published by
Giuseppe Avico