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Emis Killa rinuncia al Festival di Sanremo. Il rapper è indagato nell’inchiesta ultrà a Milano

Emis Killa ha ufficialmente deciso di non partecipare al Festival di Sanremo. Il rapper ha comunicato la sua scelta attraverso i social, spiegando le sue motivazioni: “Dopo 15 anni di carriera ero felice di affrontare il mio primo Sanremo. Ringrazio Carlo Conti per avermi voluto, ma preferisco fare un passo indietro e non partecipare”.

Le voci sulla sua indagine

La sua rinuncia era già nell’aria. La notizia della sua possibile esclusione aveva iniziato a circolare negli ambienti investigativi e in quelli della Rai, mettendo in dubbio la sua presenza alla kermesse che partirà l’11 febbraio.

Poco dopo, lo stesso Emis Killa ha commentato la sua situazione: “Apprendo oggi dai giornali che sono indagato. A me è stato notificato esclusivamente il Daspo, che è un atto amministrativo e non penale. Se questo corrisponderà al vero, sarà importante che l’indagine faccia il suo corso senza pressioni o circhi mediatici”. Ha poi aggiunto di sperare di poter partecipare in futuro a un Festival in cui l’unico protagonista sia la musica.

Emis Killa rinuncia al Festival di Sanremo. Il rapper è indagato nell’inchiesta ultrà a Milano (foto ANSA) – Blitz quotidiano

L’indagine e la rinuncia

La decisione di Emis Killa arriva dopo la rivelazione che il rapper è indagato per associazione a delinquere nell’ambito dell’inchiesta “Doppia curva” della Direzione Distrettuale Antimafia. L’indagine riguarda presunti affari criminali legati al mondo ultrà interista e milanista, che lo scorso settembre ha portato a 19 misure cautelari e allo smantellamento delle due curve di Milano. Durante una perquisizione nella sua abitazione a Vimercate, le forze dell’ordine hanno trovato coltelli, tirapugni e un taser.

Nessuna pressione dalla Rai

Secondo quanto emerso, né la Rai né l’organizzazione del Festival avrebbero fatto pressioni per escluderlo. Carlo Conti, in particolare, ha adottato un atteggiamento garantista, evitando di prendere una posizione netta, dato che il rapper si trova ancora in una fase preliminare dell’indagine, ben lontana da una condanna.

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Francesca Ripoli