Il 25 novembre esce in sala Fiore Mio, documentario diretto da Paolo Cognetti. Lo scrittore, Premio Strega nel 2017 con il romanzo Le otto montagne, è al suo primo lungometraggio da regista, presentato quest’anno in anteprima al Locarno Film Festival.
Lo scrittore Paolo Cognetti dirige il suo primo docu-film, dal titolo Fiore Mio. Riprendendo alcuni temi già affrontati nel romanzo Le otto montagne, dal quale è stato tratto l’omonimo film vincitore di quattro David di Donatello, lo scrittore porta sullo schermo il suo sconfinato amore per la montagna. Il documentario uscirà in sala il 25 novembre, presentandosi come un evento speciale di soli tre giorni. Scopriamo trailer, cast e trama.
Con uno sguardo intimo e introspettivo, Cognetti racconta il suo rapporto con la montagna, e in particolare con quella che sente molto più vicina di altre, il Monte Rosa. Per lo scrittore questo posto è molto più di un banale punto sulla cartina geografica: è un luogo in cui poter “sentire”, un luogo in cui è possibile prendere coscienza dello spazio che ci circonda.
Il docu-film prende forma da un evento che ha profondamente sconvolto lo scrittore, ovvero la pesante siccità che nel 2022 ha colpito l’Italia. Questo fenomeno ha generato l’esaurimento della sorgente della sua casa a Estoul, un piccolo borgo a 1700 metri che sovrasta la vallata di Brusson. Questo evento ha portato lo scrittore a voler raccontare, ancora più da vicino e con intima riflessione, il suo amore per la montagna e per alcuni paesaggi e ghiacciai che forse saranno destinati a scomparire per sempre.
Di seguito il trailer del documentario, in sala il 25, 26 e 27 novembre.
Lo scrittore Paolo Cognetti è l’unico protagonista del docu-film, se non si considera la montagna come il vero personaggio principale della storia. Nel corso dei suoi racconti, però, Cognetti è accompagnato anche dal suo fedele cane Laki e da altri appassionati del posto. Nonostante alcuni dialoghi e le testimonianze preziose della gente, il fulcro principale della storia rimane lo sguardo contemplativo dello stesso Cognetti.
Nel docu-film è stato inserito il brano inedito “Ascoltare gli alberi” di Vasco Brondi, cantante e amico di Cognetti. Il titolo del documentario, inoltre, prende ispirazione dal brano “Fiore Mio” presente nel film, una canzone scritta dal musicista Andrea Laszlo De Simone.