ROMA – Cosa si può provare quando tua moglie ti tradisce con il tuo migliore amico? Di certo non è una bella sensazione. Se poi quell’amico è stato anche il tuo testimone di nozze allora la classica frase “ti cade il mondo addosso” è perlomeno riduttiva. Francesco Sarcina, cantante delle Vibrazioni, parla della fine della sua love story con Clizia Incorvaia, che l’ha tradito con Riccardo Scamarcio.
Il cantante si è confessato in una lunga intervista al Corriere della Sera. Ecco i punti salienti: “Quando mia moglie mi ha confessato di avermi tradito con Scamarcio, mi ha devastato. Riccardo è stato il mio testimone di nozze, un amico, un fratello. Mi sono sentito pugnalato ovunque”.
“Qualcosa che speravo rimanesse privato. Odio chi parla dei cavoli propri, però la notizia è uscita e ha destabilizzato tanti che mi vogliono bene, perciò mi sento di dover chiarire, ora e poi mai più. L’episodio con Riccardo risale a mesi fa, è isolato ed è stata lei a confessarmelo. Fine. Clizia resta la donna che mi ha dato una figlia meravigliosa e che ho profondamente amato, la donna che ho deciso di sposare con una cerimonia all’americana da pazzi, perché il mio era un amore pazzesco”.
Il racconto del tradimento.
“Eravamo in macchina. Giuro, ho vomitato. Sono sceso e ho iniziato a disperarmi peggio di quando ho perso mio padre. Papà era malato, me l’aspettavo. Ma questa non potevo aspettarmela. Ho rivisto i momenti in cui, con Riccardo, mangiavamo insieme con le rispettive compagne. È stato un trauma che sto curando e ora la pubblicità ha riaperto la ferita”. Poi, continua Sarcina, “sono un cretino così innamorato che poi ho cercato di perdonarla e darle delle ragioni. Dopodiché, mi sono reso conto che non mi sarei comportato come loro. Riccardo è il mio migliore amico da 15 anni, abbiamo giurato fedeltà davanti a Dio e a lui”.
Il futuro di Francesco Sarcina.
“A me interessa solo pensare ai figli: a Nina, e al primo, Tobia, che ha 12 anni. Voglio dedicarmi a loro e al lavoro. Mi sono sempre fatto un mazzo così per lavorare in situazioni difficili: per dieci anni, da figlio unico, sono stato vicino a mio padre paralizzato per un ictus. Non mi farò abbattere adesso”. (Fonte Corriere della Sera).