Gina Lollobrigida, matrimonio con Francisco Javier Rigau non fu truffa: assolto

Gina Lollobrigida, matrimonio con Francisco Javier Rigau non fu truffa: assolto
Gina Lollobrigida, matrimonio con Francisco Javier Rigau non fu truffa: assolto (Foto Ansa)

ROMA – La querella tra  Gina Lollobrigida e lo spagnolo Francisco Javier Rigau, che si sono sposati nel 2010 in Spagna per procura e solo in modo religioso, finisce con un’assoluzione perché il fatto non sussiste.

Il tribunale di Roma ha stabilito che l‘uomo non ha raggirato l’attrice italiana di 88 anni quando le fece firmare un atto con il quale si chiedeva ad un notaio di ratificare la loro unione.

Per l’accusa, che aveva sollecitato la condanna dell’imputato ad otto mesi di reclusione per truffa e falso, il presunto raggiro avrebbe consentito a Rigau di realizzare un “ingiusto profitto consistito nell’acquisizione dello stato giuridico di coniuge e dei diritti alimentari e successori, in danno della Lollobrigida”. In sostanza di mettere le mani sul patrimonio della celebre “Bersagliera” di “Pane, amore e..”.

Al centro del processo un documento dell’aprile 2012 che l’attrice sostiene di aver firmato in quanto certa che si trattasse di una procura che affidava per una querela per diffamazione. In realtà si trattava di un atto con il quale l’attrice sottoscriveva la ratifica del matrimonio, in Italia, per gli effetti civili.

Da qui la denuncia dell’attrice alla procura in cui affermava di essere stata indotta in errore in modo fraudolento. Accuse respinte da Rigau.

Nel rivendicare il matrimonio religioso celebrato per procura, Rigau aveva preso le distanze: “Né io, né Gina – dichiarò – siamo stati mai reciprocamente interessati l’uno al patrimonio dell’altro. Il mio patrimonio supera il valore di 40 milioni di euro e non ho alcun interesse nel modestissimo patrimonio di Gina”.

Nel corso del processo l’attrice ha ribadito di essere stata truffata e di essere totalmente “all’oscuro di avere contratto matrimonio per procura con Rigau. Nell’agosto del 2012, mi portò da un notaio dicendo che dovevo firmare un atto necessario a portare avanti una causa civile avviato contro un avvocato spagnolo che pensavo essere responsabile degli attacchi mediatici contro di me. In quella sede lui non parlò mai di matrimonio, altrimenti quell’atto glielo avrei strappato davanti”. L’avvocato di Gina Lollobrigida ha fatto sapere che impugnerà la sentenza.

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