Non l’hanno presa per niente bene i concorrenti del Grande Fratello l’ultima novità della Produzione: sono molto contrari al ripescaggio
Nella casa più spiata d’Italia si parla a sproposito, con termini inappropriati. Quello che è certo è che i “rimasti” non hanno accettato di buon grado l’imminente rientro dei compagni eliminati e si stanno preparando ad un attacco difensivo.
Il ripescaggio, parola che da giorni fluttua nella rete, in particolare sui portali di approfondimento TV, è stata l’ultima trovata degli autori del Grande Fratello, per far (forse) risollevare gli ascolti. Una strategia che ha dovuto attendere il via di un televoto, attraverso cui, il pubblico sovrano ha dato l’ok.
Per questo motivo Helena, Jessica, Iago, Michael, Eva e Federica, i 6 scelti per il ripescaggio presto ritorneranno in gioco, ma la novità ha scatenato ampi dibattiti e polemiche. Soprattutto dai concorrenti in gioco.
Voto in massa per escludere subito i ripescati
La protesta contro il ripescaggio è in fase di organizzazione e ha costretto persino la regia a censurare “alcuni discorsi”. La situazione all’interno della Casa è tesissima con reazioni molto accese tra gli inquilini, molti dei quali percepiscono questo cambiamento come una grave ingiustizia.
La tensione è evidente nelle parole di Pamela Petrarolo e Javier Martinez, che per esempio, hanno discusso del televoto flash che ha deciso i ripescaggi, mentre Stefania Orlando ha condiviso con Shaila Gatta il suo appello alla “serietà del pubblico. Entrambe le conversazioni sono state bruscamente interrotte da un cambio di regia.
Nel cortile, altri concorrenti hanno riflettuto sul senso di alienazione che i rientrati potrebbero provare. Alfonso D’Apice prevede una spaccatura tra chi è rimasto sempre nella Casa e chi è rientrato: Si creerà un altro tipo di gruppo secondo me, quelli che c’erano e quelli che sono rientrati” ha chiosato, mentre Tommaso Franchi sottolinea come anche il breve isolamento del tugurio potesse creare distacco, rendendo il reintegro ancor più complicato.
Infine, Giglio ha esplicitamente proposto un piano di resistenza “anarchica” contro i rientrati, suggerendo di nominarli tutti per eliminarli di nuovo: un vero e proprio voto in massa contro i nuovi rientrati per silurali immediatamente senza se e senza ma. Anche questo dibattito è stato censurato dalla produzione: “Adesso mi espongo. Se continuiamo a parlare non serve a niente. Si va in anarchia, della serie che le persone che rientrano le nomini a flotta, tutte, perché non ci devono stare qui, quindi è anarchia”. Queste le parole del 25enne di Reggio Emilia.