In attesa del remake, vediamo qualche curiosità sul film Il corvo, cult del 1994 con Brandon Lee. Esattamente trent’anni fa usciva nelle sale un film che sarebbe diventato un cult assoluto degli anni Novanta. Parliamo di un film, basato sull’omonimo fumetto di James O’Barr, che entrò nella leggenda e che fece parlare di sé anche a causa della prematura scomparsa del suo assoluto protagonista, Brandon Lee.
Oggi Il corvo è considerato uno dei film più importanti degli anni Novanta, e anche all’epoca la pellicola diretta da Alex Proyas incassò molto al botteghino. Il film si nutre di suggestioni dark davvero brillanti e affascinanti, supportate da una componente action di alto livello. Un connubio perfetto che esalta la potenza scenica del suo protagonista, interpretato da Brandon Lee. Il film, aldilà del valore cinematografico, viene ricordato anche per quel tragico incidente nel quale Lee perse la vita a soli 28 anni. L’attore morì a causa di un ferimento accidentale causato da un colpo di pistola.
Sembrava impossibile, eppure a distanza di trent’anni Il corvo torna al cinema con un remake, in uscita nelle sale il 28 agosto. L’eredità è di quelle pesanti, amplificata dalle numerosissime polemiche attorno al progetto. La regia del film è affidata a Rupert Sanders (Ghost in the Shell) e il ruolo che fu di Brandon Lee sarà ricoperto da Bill Skarsgård, affiancato dalla cantante FKA twigs. In attesa del remake, proponiamo di seguito alcune curiosità sul film Il corvo del 1994.
Il corvo, curiosità sul film con Brandon Lee
Brandon Lee, figlio primogenito dell’iconico Bruce Lee, non rappresentava la prima scelta per il ruolo del protagonista. L’attore, infatti, aveva legato il suo nome al cinema di arti marziali, e nei piani della produzione si pensò a un profilo diverso da quello di Lee. Lo sceneggiatore John Shirley spingeva molto per Christian Slater, attore con più esperienza di Lee, mentre il produttore Ed Pressman avrebbe voluto Jon Bon Jovi. Per un momento si pensò anche al profilo di un grosso attore come Johnny Depp.
Riguardo la scelta finale di Brandon Lee, il produttore Pressman dichiarò: “Era un po’ un rischio perché non era un grande nome. Brandon ha incarnato tutto quello che cercavamo in questo eroe d’azione, che è un atleta, un musicista, un amante, un romantico. Lui ha sicuramente lasciato il segno”.
Alla fine, la scelta di Lee si rivelò azzeccata e l’attore stesso si preparò molto per il ruolo. Per esempio, dopo le intense sessioni di trucco, l’attore non rimase soddisfatto e, d’accordo con il regista, decise di truccarsi da solo ogni sera prima di andare a dormire. Il risultato che Lee desiderava era un trucco meno preciso, più vissuto e rovinato. Una scelta brillante la sua, che conferì all’iconografia del personaggio maggiore autenticità, in linea con le atmosfere del film.
Nella mente del regista Alex Proyas c’era l’idea di realizzare il film in bianco e nero, per renderlo più simile al fumetto dal quale era tratto. La produzione, però, si oppose e alla fine Proyas decise di adottare una fotografia dai toni decisamente desaturati. Un risultato finale davvero eccellente.
Il corvo, dal fumetto di James O’Barr ai sequel deludenti
James O’Barr, l’autore del fumetto, perse la sua ragazza a causa di un incidente d’auto causato da un ubriaco. Dopo questo tragico evento si arruolò volontario nei Marines. In questo periodo iniziò a maturare l’idea per Il corvo, fumetto che uscì per la prima volta verso la fine degli anni Ottanta. Il film tratto dal suo fumetto incassò molto, ma O’Barr decise di utilizzare i soldi ricavati dai diritti per comprare una televisione per sua madre e un sistema surround per sé. Il resto lo diede in beneficenza. Una scelta legata soprattutto alla morte di Brandon Lee e al non voler lucrare su quel tragico incidente.
Il progetto iniziale per Il corvo prevedeva anche due sequel, nei quali avrebbe dovuto recitare ancora Lee. I sequel vennero realizzati comunque: nel 1996 uscì Il corvo 2, nel 2000 Il corvo 3 – Salvation e nel 2005 Il corvo – Preghiera maledetta. Furono tutti dei grossi flop, deludendo pubblico e critica.
Il corvo, la tragica morte di Brandon Lee
Il film è indubbiamente legato alla scomparsa del suo protagonista. Lee rimase ucciso sul set a causa di un colpo di pistola, all’interno della quale rimase una pallottola vera senza polvere da sparo. La pistola venne poi caricata a salve e affidata per la scena a Michael Massee, che nel film interpreta Funboy. L’attore sparò e Lee venne colpito allo stomaco. La prima persona a rendersi conto di quello che era successo fu Eliza Hutton, fidanzata di Lee, che faceva parte del cast come assistente alla produzione. L’attore venne trasportato d’urgenza in ospedale, dove si tentò di rianimarlo disperatamente.
Dopo il tragico incidente, l’attore Michael Massee, che fu scagionato da ogni accusa, entrò in una profonda depressione. L’attore, che non riuscì mai a riprendersi del tutto, si ritirò dalle scene per un anno, combattendo contro i demoni della colpa e quelli dell’alcolismo. Massee rivelò in seguito di non aver mai visto il film.