In attesa dell’attesissimo sequel, vediamo qualche curiosità su Joker, film campione d’incassi con protagonista Joaquin Phoenix. Era il 2019 e nelle sale usciva un film che in molti aspettavano con ansia e curiosità. Parliamo di Joker di Todd Phillips, con protagonista Joaquin Phoenix nei panni di uno dei personaggi più amati del cinema e dei fumetti: quel Joker che fino al 2019 veniva mostrato solo nella sua versione da antagonista e che in questo film, invece, brillava della solitaria luce del protagonista.
Il film sbancò al botteghino con incassi record, ricevendo valutazioni molto positive da pubblico e critica, una valanga di candidature agli Oscar e due statuette (quella per miglior attore protagonista a Joaquin Phoenix e quella per la migliore colonna sonora).
Il mito di Joker, si era capito fin da subito, non si sarebbe fermato a un solo grande acuto e l’idea per un sequel era già nell’aria. Quest’anno, infatti, esce Joker: Folie à Deux, in sala dal 2 ottobre. Il film è un sequel diretto del primo capitolo, con un cast di assoluto livello: Joaquin Phoenix torna a vestire i panni di Joker, affiancato da Lady Gaga, Brendan Gleeson, Catherine Keener e Steve Coogan. In occasione di questa grande uscita, proponiamo di seguito alcune curiosità su Joker.
Non c’è dubbio: l’interpretazione di Joaquin Phoenix nei panni di Joker è magnifica, magnetica e tecnicamente viscerale. Per lui è il primo ruolo in un cinecomic e la preparazione prima delle riprese fu incredibile. L’attore, infatti, si sottopose a una dieta che gli permise di dimagrire ben 23 Kg. Ma la sua dedizione al ruolo supera i confini fisici e per interpretarlo al meglio studiò da vicino i diversi disturbi della personalità, restituendo al personaggio una fortissima complessità psicologica.
Per la realizzazione del film, con lo scopo di mantenere un budget il più basso possibile, furono utilizzati pochissimi effetti visivi. Molto del lavoro, infatti, fu affidato alla praticità di alcune tecniche e trucchi propri della macchina da presa. Per l’inquadratura dell’esterno dell’Arkham Asylum, per esempio, fu necessario intervenire con la CGI.
Diversi sono i film che hanno influenzato la lavorazione di Joker, in particolare quelli di Martin Scorsese. In un primo momento si pensò perfino alla sua figura nella produzione del film. Tra i film che più hanno influenzato quello di Todd Phillips ci sono indubbiamente Taxi Driver, con alcune affinità caratteriali tra i due protagonisti e un contesto ambientale e sociale analogo, e Re per una notte. Ma alla base del soggetto del film c’è un punto di riferimento ancora più specifico, quello del film L’uomo che ride, capolavoro del 1928 diretto da Paul Leni.
I vertici della Warner Bros. inzialmente pensarono a Martin Scorsese per dirigere il film. Pensarono, inoltre, a Leonardo DiCaprio nel ruolo di Arthur Fleck/Joker e a Robert De Niro in quello di Murray Franklin. Scorsese, come già detto, avrebbe partecipato anche in qualità di produttore, ma alla fine lui stesso decise di abbandonare il progetto per dedicarsi alla lavorazione di The Irishman.
Non c’è dubbio che Joker sia un film riuscito anche per il suo essere, nella sua natura più profonda, spietato e a tratti violento. Nella fase produttiva, però, la Warner temeva proprio questo tipo di violenza all’interno del film, valutando l’idea di togliere il rating (vietato ai minori), con la conseguente rielaborazione di tutto il film. Alla fine, Phillips mantenne lo standard che aveva pensato per Joker e il film uscì nelle sale vietato ai minori di 17 anni in America e ai minori di 14 in Italia.
Nell’epoca di internet è davvero complicato mantenere la segretezza di un progetto filmico. Nel corso della lavorazione di Joker, infatti, si adottò un titolo provvisorio: Romeo.
Il successo del film, alla sua uscita e nei mesi successivi, fu grandioso. Non mancarono neanche i premi. Il film, infatti, ricevette 11 candidature agli Oscar, vincendo nelle categorie di miglior attore protaginista (Joaquin Phoenix) e di miglior colonna sonora (Hildur Guðnadóttir). Inoltre, vinse il Leone d’oro nella categoria miglior film alla Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia e due Golden Globe.