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La Ferrari gialla di Lapo Elkann, gli scatti del fotoricatto su ‘Oggi’

di admin |26 Gennaio 2010 11:09

La Ferrari F430 giallo canarino di Lapo Elkann, ferma davanti a un palazzo della periferia milanese. Lì in un appartamento vive un transessuale, lo stesso della notte in cui il rampollo di casa Agnelli fu portato in ospedale per overdose. Sono gli scatti rubati, al centro dell’inchiesta denominata Vallettopoli bis, condotta dal pm Frank Di Maio, che domani 27 gennaio il settimanle ‘Oggi’ pubblicherà.

Il servizio era stato offerto al periodico diretto da Andrea Monti nel giugno dello scorso anno. «Noi riflettiamo e decidiamo di non fare niente. Oggi è un settimanale familiare, le storie inutilmente scabrose non fanno per noi. Quelle foto, in quel momento, nulla aggiungono a ciò che già si sa di un uomo e delle sue debolezze. Non c’è nessuna rilevanza sociale o di denuncia, sarebbe solo un’indebita intrusione nella privacy di una persona», spiega il giornale ai lettori.

Il settimanale, insomma, mantiene la stessa linea adottata ai tempi del video di Piero Marrazzo, lo scorso autunno. Non è materiale di interesse, va restituito a chi lo offre. Di diverso, adesso, c’è l’inchiesta in corso. La magistratura indaga e quelle immagini rappresentano una notizia. Fabrizio Corona dice di aver offerto quegli scatti pure al Corriere della Sera, alla fine del 2009 (anche se questo non è mai avvenuto). Lo dichiara in un’intervista ad Alessandro Penna e Giuseppe Fumagalli, che sarà pubblicata domani insieme con il servizio fotografico della Ferrari gialla.

La lettera di cui parla Corona arriva in redazione nella versione definitiva l’11 gennaio, data in cui nulla era trapelato sulla inchiesta. Come è sua consuetudine, il Corriere accetta di ospitare le due pagine purché sia data la possibilità agli altri due diretti interessati, Lapo Elkann e Alfonso Signorini, di replicare. Ma su questo punto Fabrizio Corona non è disponibile. Quindi la pubblicazione non avviene. Per quanto riguarda gli scatti, non sono mai stati offerti alla Direzione del Corriere. Corona parlò sempre e solo di una lettera. L’impresario già condannato a tre anni e otto mesi per 4 estorsioni, tre tentate e una riuscita, nel processo Vallettopoli a Milano, era in possesso soltanto delle foto milanesi di Lapo Elkann.

Racconta invece di come secondo lui sarebbe avvenuto il passaggio degli scatti fatti al Bois de Boulogne dall’agenzia francese proprietaria delle immagini allo stesso giovane erede Agnelli. «I paparazzi dell’agenzia francese le hanno passate alla Unopress, il cui titolare, Tonino Di Filippo, è un grande amico di Signorini. E Signorini quelle immagini non le ha nemmeno fatte passare dal suo giornale. Le ha bloccate e ha avvisato Lapo della loro esistenza… ». Assicura di rendersi conto della gravità delle sue affermazioni e di avere le prove di quanto dice: «Ce le ho, io. E ce le ha anche la procura. Usciranno al momento giusto».

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