Lapo Elkann, spunta la pista del terzo uomo: “A chiedere i soldi non è stato lui”

Lapo Elkann, spunta la pista del terza uomo: "A chiedere i soldi non è stato lui"
Lapo Elkann

ROMA – Spunta un terzo uomo nella vicenda di Lapo Elkann accusato di aver simulato il suo sequestro per ottenere 10mila dollari dalla famiglia dopo una due giorni passati con un trans.

Max Scarfone, paparazzo amico del rampollo Agnelli, spiega al Messaggero che Lapo Elkann non sarebbe stato solo, in quella stanza di New York, con il trans, ma con loro ci sarebbe stato qualcun altro. E sarebbe questa terza persona l’autore della telefonata alla famiglia.

Secondo il fotografo Lapo Elkann potrebbe addirittura non avere alcuna responsabilità nella tentata estorsione, ma sarebbe caduto in una trappola costruita ad arte, sfruttando le sue debolezze del passato. Una tesi poco credibile per gli inquirenti americani che lo hanno incriminato emettendo un mandato a comparire davanti al giudice il prossimo 25 gennaio.

Scarfone, intervistato a Pomeriggio 5, ha raccontato di aver appreso la notizia della presenza di un terzo uomo da amici newyorkesi dell’imprenditore:

“Molto probabilmente con lui c’era un amico”.

Di questa persona però, nelle informazioni della polizia non c’è traccia.

“Ci eravamo sentiti pochi giorni prima tramite sms per metterci d’accordo per la presentazione del libro. Stava bene. Abbiamo fissato la data per il 15 dicembre, gli ho proposto di andare poi a vedere insieme la partita domenica. Ha detto che avrebbe pensato lui a tutto. Quando è uscita la notizia dello scandalo, ero incredulo. Per chi gli era vicino, era impossibile immaginare una cosa del genere ora. Quello che è accaduto deve essere stata una bravata del momento”.

 

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