“Hollywood mi premia, Venezia mai”. Rientrato da Los Angeles dove Giancarlo Giannini ha ricevuto il riconoscimento della “Walk of Fame” – la “Passeggiata hollywoodiana delle celebrità” – l’attore ligure (è nato a La Spezia) si è concesso un legittimo sfogo.
Il premio ricevuto è prestigioso, ambito; secondo alcuni vale addirittura più di un Oscar. Di certo i Comitati che assegnano annualmente la famosa “stella” operano con un rigore ed una documentazione ineccepibili. Le loro scelte trovano sempre i più ampi consensi. E così è stato anche stavolta per Giannini. Immortalato a 80 anni. E Il Festival del Cinema di Venezia quando farà come Hollywood? La possibilità c’è, proprio quest’anno ; la Mostra veneziana si tiene a fine estate (30 agosto-9 settembre). Tra l’altro compie 80 anni. L’età di Giannini. Vogliamo riparare?
Nella sua lunga carriera Giannini ha interpretato un’ampia gamma di personaggi: dall’operaio proletario al boss mafioso, dal protagonista di commedie all’italiana a quello di pellicole di impronta più drammatica, utilizzando con disinvoltura anche numerosi dialetti sia meridionali sia settentrionali. Ha cominciato nel cinema negli anni 60.
Poi nel 67 ha fatto il suo primo film con la regia di Lina Wertmuller ed è stata una crescita costante. Ha lavorato con i più grandi registi italiani come Mauro Bolognini, Ettore Scola, Valerio Zurlini, Alberto Lattuada, Dino Risi, Mario Monicelli, Luigi Magni, Pupi Avati, Giuseppe Ferrara (“ Giovanni Falcone”), Carlo Lizzani e Luchino Visconti. Numerosi anche i registi stranieri che lo hanno scelto come Ridley e Tony Scott, Francis Ford Coppola, Richard Brooks . È stato regista ,sceneggiatore, produttore ,doppiatore e narratore nella “ Divina Commedia Opera Musical”.
Ha detto l’attore:” Di premi ne ho ricevuti tanti nella mia vita e di stelle ne ho già due: una a Toronto e un’altra in una città dell’Est Europa di cui non ricordo il nome. Tutti i riconoscimenti sono gratificanti ma questo sulla Walk of Fame credo che sia il più bello. Corona la mia carriera. Per me è addirittura più importante di un Oscar. Non mi hanno voluto dare la statuetta per “ Pasqualino Settebellezze “ anche se mi avevano nominato. Ora ci sarà il mio nome scritto per sempre sui marciapiedi della capitale del cinema mondiale “.
Le prime otto sono state assegnate nel 1960 a: Beniamino Gigli, Paolo Mantovani, Ezio Pinza, Lucia Albanese, Renata Tebaldi, Arturo Toscanini, Rodolfo Valentino e Anna Magnani. L’anno dopo e’ stato premiato Enrico Caruso. Poi c’è stato un vuoto di oltre trent’anni interrotto da Sofia Loren ( 1994). Con il secolo nuovo sono arrivate altre sette stelle: Bernardo Bertolucci, Andrea Bocelli, Ennio Morricone, Gina Lollobrigida, Lina Wertmuller, Luciano Pavarotti e quest’anno Giancarlo Giannini.