ROMA – “Loredana? E’ una delle sventure più grandi”. Parla così Giuseppe Bertè, padre di Loredana Bertè e di Mia Martini. Radio 24 lo ha intervistato per sapere la sua reazione alle dure parole di Loredana Bertè che qualche giorno fa, al Maurizio Costanzo Show, ha raccontato episodi terribili della sua infanzia.
Il signor Bertè dice: “Quando una figlia sospetta e urla che il padre ha fatto morire Mimì è una depravazione, una depravazione morale. Questa disonesta – dice – si permette di chiamare il padre brutto bastardo, cosa volete di più…”.
“Ho visto la televisione – aggiunge – e mi sono trovato in una condizione che non vi dico. Non è la prima volta. La prima volta l’ho querelata, ma dovendo andare in tribunale, poi passano gli anni, e ci siamo messi d’accordo. Lei ha pagato qualcosa. Adesso non voglio ripetere questa storia”.
Ecco cosa aveva detto la cantante in tv:
“Purtroppo mi ricordo tutto. Mimì mi diceva che aveva un buco nero al posto dell’infanzia, io invece a sei anni mi ricordavo già tutto. Sono stata fortunata a imparare subito a non prendere botte, perché era il classico padre padrone… O babbo bastardo. Non l’ho mai chiamato né padre né in nessuna maniera. (…) Mi sono arrabbiata dopo che per un quattro in inglese mia sorella Mimì ha rischiato la vita, perché è scappata di casa per il terrore di prendere le botte ed è rimasta per quattro giorni in mezzo a dei rovi, tutta ferita. L’hanno ritrovata in stato di shock. Quando è nata l’ultima… Lui, odiando le donne, non gli è capitato il figlio maschio. L’unico maschio doveva essere fra me e Mimì, ma purtroppo lui aveva l’abitudine di prendere a calci la madre durante l’ultimo mese di gestazione. Con noi non c’è riuscito, provava di tutto, veleni vari… ma io sono sopravvissuta, come Mimì e le altre due. Uno non ce l’ha fatta, era l’unico maschio. Da quel giorno se ne andò di casa. E noi tutti contenti: “Finalmente se n’è andato qualcuno”.