Maradona, Cruciani e Parenzo: “Non si piange un cocainomane. Multate i napoletani assembrati”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 26 Novembre 2020 - 13:39 OLTRE 6 MESI FA
Maradona, la calciatrice che non osserva il minuto di silenzio: "Un violentatore""

Maradona, la calciatrice che non osserva il minuto di silenzio: “Un violentatore” (foto Ansa)

Maradona, Cruciani e Parenzo: “Non si piange un cocainomane. Multate i napoletani assembrati”.

Mentre il mondo intero piange la morte di Diego Armando Maradona, Giuseppe Cruciani e David Parenzo vanno in controtendenza. Dicono che non si piange un cocainomane e chiedono multe per tutti i napoletani che sono scesi in strada e che hanno fatto assembramenti per l’ultimo saluto al loro idolo.

“Il Covid adesso è meno grave della morte di Maradona. All’improvviso la morte di Maradona surclassa il Covid come importanza mondiale”. Ha iniziato così la puntata della Zanzara di Radio 24. Così Cruciani ha commentato la scomparsa del campione argentino e ha ironizzato sulla tristezza dei napoletani.

Come riporta Napoli Today, David Parenzo ha poi aggiunto: “Senza nulla togliere alla morte di Maradona, un grandissimo campione del calcio, oggi ci sono anche altre notizie“. Pronto l’intervento di Cruciani: “Ma dai, ma non ce ne frega un ca**o, sveliamo tutto, tu prima hai detto ‘perché emozionarsi così tanto per la morte di una singola persona? Muoiono 700/800mila persone al giorno, perché stracciarsi le vesti?’, me lo hai detto tu, ‘era anche un cocainomane‘, mi hai detto tu ‘non si può piangere un cocainomane'”.

Parenzo ha detto o no “Maradona cocainomane”?

“Non l’ho mai detto”, dice Parenzo, “Ho detto ‘poverino, è stato un grande eroe nazionale nel quale si sono rispecchiate generazioni’, dopodiché che fosse un noto cocainomane non lo dico certo io”. “Senti che retorica – dice ancora Cruciani – intanto a Napoli si radunano vicino al murales, e chissà se faranno le multe. Le multe le faranno o no a Napoli secondo te? Devono farle o no?”. E Parenzo: “Certo che devono farle. Ma Maradona è stato un campione straordinario ok, dopodiché adesso c’è una piccola cosa che si chiama ‘pandemia’”.

Quindi Cruciani conclude: “Posso dire? A Napoli non gliene frega un ca**o della pandemia. Immagino gente in lacrime – ha sottolineato con ironia il giornalista – Tu piangeresti per un singolo giocatore di pallone?”. La risposta: “No, piangerei un parente o un amico, non un calciatore”. (Fonte La Zanzara).