Maurizio Costanzo: "Sono stato sempre fortunato con le donne. Ma con Marta Flavi non ci parlo" (foto Ansa) Maurizio Costanzo: "Sono stato sempre fortunato con le donne. Ma con Marta Flavi non ci parlo" (foto Ansa)

Maurizio Costanzo: “Sono stato sempre fortunato con le donne. Ma con Marta Flavi non ci parlo”

Maurizio Costanzo: "Sono stato sempre fortunato con le donne. Ma con Marta Flavi non ci parlo" (foto Ansa)
Maurizio Costanzo: “Sono stato sempre fortunato con le donne. Ma con Marta Flavi non ci parlo” (foto Ansa)

ROMA – In una lunga intervista al “Corriere della Sera”, Maurizio Costanzo festeggia gli 80 anni e confessa: “Sono sempre stato fortunato con le donne, in genere sono meglio degli uomini: più intelligenti, sensibili. A una donna posso raccontare un segreto, a un uomo non mi viene”.

Tutte tranne… l’ex moglie Marta Flavi: “Non ci parlo. Chi è? Guardi, con Simona Izzo, che non avevo sposato, ho un ottimo rapporto; con la madre dei miei figli, pure. La mia prima moglie, Lori Sammartini, più grande di me di una quindicina d’anni, è morta nel ‘71, mi avvisarono mentre ero in radio che facevo Buon pomeriggio. Grande fotografa, mi fece conoscere lei Flaiano. La sentivo spesso…”.

“Maria De Filippi? Ci siamo conosciuti a Venezia, ero andato durante la Mostra del Cinema per un dibattito sulle videocassette. Era venuta a prenderci all’aeroporto, faceva l’avvocato. Ci ritrovammo a pranzo con altri (…) Mi parve subito intelligente, infatti le diedi la possibilità di lavorare con me a Roma. Iniziò a fare questo lavoro. Poi cominciò la nostra storia”.

Qual è stato il giorno più bello, e quello più brutto, della sua vita? “Il più brutto il 14 maggio 1993, quando la mafia mi dedicò 70 chili di tritolo mentre tornavo a casa in macchina con Maria. Il più bello è stato accorgerci che eravamo vivi”.

Perché lei? “Io faccio il giornalista, avevo molto parlato di mafia al Costanzo Show e la mafia si è difesa. Arrivavano lettere con la mia testa in un vassoio, le mandavo alla Digos”.

 
 
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