Che titolo di studio ha Mauro Corona? Ecco tutto percorso scolastico dell’alpinista di E’ sempre Cartabianca.
Dalla Rai a Mediaset, la popolarità di Mauro Corona non solo non è diminuita ma è addirittura aumentata. Dopo aver affiancato Bianca Berlinguer in Cartabianca su Rai, ha seguito la giornalista e conduttrice su Rete 4 dove va in onda il talk show politico “E’ sempre cartabianca”. Irriverente, schietto e diretto, Mauro Corona non ha filtri ed esprime sempre ciò che pensa dando voce anche a pensieri abbastanza scomodi.
Mauro Corona, all’interno delle trasmissioni di cui è ospite, si è fatto conoscere sia come scrittore, ma anche come scultore e alpinista raccontando spesso le sue esperienze. Sono davvero tante le passioni di Corona che, in televisione, si diverte portando comunque a casa un cachet interessante. L’alpinista, inoltre, è molto apprezzato anche per l’importante dialettica che ha maturato nel corso del suo percorso di studi e di vita, ma cosa ha studiato effettivamente?
Mauro Corona: ecco cosa ha studiato
Mauro Corona ha avuto un percorso di vita davvero particolare prima di trovare la propria strada professionale. Dopo aver conseguito la licenza media, Mauro chiede al padre di frequentare la scuola d’arte di Ortisei, ma la sua richiesta non viene soddisfatta. Il padre, infatti, lo costringe per ragioni economiche a frequentare l’istituto-collegio per geometri Marinoni di Udine. Con il tempo, Corona perde interesse e si disinteressa degli studi cominciando anche a saltare le lezioni. Dopo due anni, l’alpinista lasciò la scuola.
Comincia così a lavorare. Le prime esperienze sono quelle come manovale e operaio in una cava di marmo e, grazie a questo lavoro, si appassiona alla scultura diventando scalpellino e realizzando le sue prime piccole opere in legno. Riceve, così, le prime commissioni e, con il tempo, si dedica anche alla scrittura.
Il passato di Corona, non è stato facile per l’alpinista che, nella montagna, nella scultura e nella scrittura ha trovato la propria strada. A distanza di anni, in un’intervista rilasciata ai microfoni del settimanale Oggi, in un’intervista, ha raccontato di aver fatto pace con se stesso.
«Sono pacificato con l’idea della morte. Ma resta questo doloroso vivere. Il mio inconscio allucinato non mi permette di sentirmi felice perché c’è sempre questa ombra di violenza, percosse e miseria. Mio papà ci legava al melo, al pero, anche per otto-nove ore. Mia mamma lasciò me e gli altri due figli per sette anni. Ma non sono un uomo disperato», le sue parole.