Meghan Markle: “Non mi sento né bianca né nera: deprimenti i commenti sulla razza”

di Redazione blitz
Pubblicato il 27 Novembre 2017 - 21:09 OLTRE 6 MESI FA
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Il principe Harry e Meghan Markle

LONDRA – Un’americana a palazzo, senza le barriere del passato e tuttavia ancora costretta a subire la curiosità “deprimente” dei tabloid per il colore della sua pelle. Il principe Harry, secondogenito di Carlo e Diana, sposa Meghan Markle, attrice californiana trapiantata a Toronto, divorziata, di tre anni più grande di lui, figlia di un padre di radici cattoliche e irlandesi e d’una madre afroamericana.

L’annuncio, atteso da settimane, è arrivato stamattina da Clarence House, residenza del principe Carlo, con la formula di rito: “Sua Altezza Reale il Principe di Galles è felice di annunciare il fidanzamento del Principe Harry con Ms Meghan Markle. Il matrimonio avrà luogo in primavera del 2018”. Pochi per ora i dettagli.

La data esatta sarà comunicata “a tempo debito”, si fa sapere a corte, non senza precisare che l’impegno reciproco é stato suggellato discretamente ai primi di novembre e che la futura sposa è stata presentata alla regina: la cui benedizione alle nozze viene confermata da un comunicato di Buckingham Palace nel quale Sua Maestà e il 96enne principe consorte Filippo si dichiarano “lietissimi”, augurando “ogni felicità” alla coppia.

Una coppia che in serata si racconta in un’intervista a due alla Bbc, svelando il “sì immediato di lei” durante una cena a base di pollo e i contorni d’un amore quasi istantaneo sbocciato al primo incontro nel luglio 2016, come se “le stelle si fossero allineate”. Ma tocca pure temi dolorosi, come l’iniziale attenzione morbosa dei giornali popolari britannici (già fustigati dal principe nei mesi scorsi) verso il “background razziale misto” di lei, atteggiamento bollato da Meghan come “deprimente” e “discriminatorio”. O come la nostalgia di Harry per Diana, la madre morta troppo giovane (“é in giorni come questi che mi manca davvero”) e tuttavia presente – anche attraverso un anello – “in questo nostro pazzo viaggio insieme”. Una coppia che scavalca in qualche modo tutte le convenzioni, anche se si tratta di convenzioni d’un passato consegnato ormai agli archivi della memoria.

Il divorzio di Meghan – moglie del produttore cinematografico Trevor Engelson fra il 2011 e il 2013 – fa tornare alla mente quello di Wallis Simpson, la donna per la quale Edoardo VIII dovette cedere il trono nel lontano 1936. Ma da allora, in realtà, tutto è cambiato: Harry, quinto in linea di successione, non ha alcuna prospettiva concreta di cingersi della corona. Tanto meno con l’imminente arrivo del terzo ‘royal baby’ di William e Kate. Non solo: di moglie divorziata, in famiglia, c’è già dal 2005 Camilla, consorte di colui che era e resta l’erede al trono di San Giacomo. Mentre la Chiesa anglicana non manifesta oggi più preclusioni insormontabili a una cerimonia religiosa per persone divorziate, come lascia intendere il benevolo messaggio di felicitazioni dell’arcivescovo di Canterbury, Justin Welby.

La vera novità va cercata semmai nell’origine sociale ordinaria di lei (mamma insegnante di yoga, papà direttore delle luci sul palcoscenico). Ma soprattutto nel sangue ‘nero’ del ramo materno della famiglia della sposa, che lei stessa – impegnata nel sociale, “femminista” e testimonial dell’Onu per la parità di genere – rivendica con fierezza, definendosi “bi-razziale, né bianca né nera”, in barba ai toni filistei di certa stampa. Del resto anche in questo caso anziché a una sfida si può pensare a uno specchio dei tempi per un Paese sempre più cosmopolita e multietnico. Una svolta, nota Nick Witchell, commentatore della Bbc, che la corte appare oggi “ben disposta ad abbracciare”.

Il clima di giubilo e di entusiasmo suona insomma genuino, al di là di qualche nota stonata. Il figlio minore di lady D, 33 anni, amato da giovane per le sue ragazzate e ancor più ora dopo aver servito da elicotterista in Afghanistan e messo la testa a posto, è circondato dall’affetto generale. E Meghan, bellissima 36enne pronta lasciare le scene e a trasferirsi con due cani al seguito a Kensington Palace con l’intenzione di “allargare in futuro la famiglia”, sembra poter suscitare nel comune sentire più curiosità che pregiudizi.

Loro, i promessi sposi, si mostrano appena frastornati, offrendosi ai flash e alle telecamere nel parco del palazzo: lui vestito di blu, lei con un cappotto bianco immacolato, che fa a pugni col cielo plumbeo di una fredda giornata londinese, e al dito un anello disegnato da Harry in persona con due diamanti laterali appartenuti alla collezione di Lady D e un brillante centrale del Botswana. Si stringono le mani mentre il principe si dice “elettrizzato, al settimo cielo”. Il ‘fatidico sì’ dovrebbe essere a maggio, calendari ufficiali alla mano. Il titolo che li aspetta quello di duca e duchessa di Sussex. Poi, il banco di prova sarà la vita vera.