Monaco: Charlene, novella Grace Kelly

MONTECARLO – Il confronto era quasi impossibile se non addirittura crudele, ma oggi Charlene Wittstock, 33 anni, ex nuotatrice professionista e' diventata la nuova principessa di Monaco. Solo il tempo potra' dire se sara' all'altezza di prendere il posto di Grace Kelly, la madre di suo Marito, il principe di Monaco Alberto II e che oggi con la cerimonia religiosa, davanti a 800 capi di stato, e reali ha fatto definitivamente suo mettendo la parola fine sul suo passato da scapolo incallito.

A darle una mano in questa sfida – per guadagnarsi se non l'oro almeno la medaglia d'argento – un alleato non da poco, Giorgio Armani che ha cucito per lei l'abito 'perfetto''. Semplicita' e rigore, classicita' e un tocco di aristocratico sfarzo con 30mila perline 40mila swarovski ricamati sul busto e sulla gonna. L'abito della neo principessa di Monaco rispecchia in pieno lo stile e l'art dello stilista italiano. Gonna dritta, strascico di oltre quattro metri, un po' troppo lungo forse, abito con scollatura rigida, incrociata, sul davanti e sulle spalle. Il velo dell'ormai principessa Charlene e' in tulle, fermato su uno chignon bassissimo, stretto da un'acconciature di fiori e foglie preziose, che la neo principessa di Monaco ha tenuto dinanzi al viso sino alla fine della cerimonia. Cosa del tutto inusuale.

Al momento del suo ingresso al braccio del padre sul tappeto rosso che la portera' all'altare dove ad attenderla c'e' il suo principe della favole, nonche' figlio di quell'icona di classe e stile inimitabile che e' stata Grace Kelly, e il silenzio tra gli invitati e' quasi irreale. A seguire la sposa e sette damigelle.

Charlene sembra tesa ma quando, finalmente raggiunge Alberto, quei pochi metri che sembravano chilometri infiniti svaniscono come nelle favole che si rispettano. Ce l'ha fatta Charlene ad emozionare tutti, nonostante i fantasmi e i gossip che si sono rincorsi fino a poco prima del matrimonio. La prima lettura tocca a Pauline, figlia di Stephanie. Seconda lettura per Charlotte, tra le piu' ammirate della funzione, figlia dell'altra sorella di Alberto, Carolina. Dopo l'omelia e la professione di fede, ecco il momento del sì. C'era già stato uno scambio di sguardi e di sorrisi.

Doppio oui. E scambio degli anelli. Alberto e Charlene sono sposati anche per la Chiesa. Scatta l'applauso liberatorio della folla, mentre gli sposi si tengono per mano, dopo un bacio delicato e autentico. All'uscita da palazzo i due sovrani sono stati accolti da una pioggia di petali di rosa bianchi e sono saliti a bordo di una Lexus ibrida decappottabile per raggiungere la Chiesa di Santa Devota, patrona del principato, dove la neo-principessa di Monaco ha deposto il suo bouquet di fresie, come fece Grace Kelly 55 anni fa. Durante il percorso una folla festante ha salutato i novelli sposi. Nella chiesa, Charlene non ha saputo trattenere le lacrime e ha pianto commossa asciugandosi subito con un fazzolettino bianco.

Modello di discrezione e pazienza. Charlene Lynette Wittstock, 33 anni nata nell'ex Rodesia (odierno Zimbabwe) ma dal 1989 trasferita in Sudafrica, ha impiegato cinque anni per passare dall'amicizia all'amore e altrettanti per arrivare all'altare. Figlia di Michael Kenneth Wittstock, sales manager, e Lynette Humberstone, ex tuffatrice e coach di nuoto ha conosciuto Alberto nel 2000, quando lei vinse la medaglia d'oro nei 200 metri dorso al Meeting internazionale di Monaco. Ha saputo curare, non senza una dose di pazienza, poco a poco la sua immagine, dando una nuova ventata di glamour al Principato, che non ha mai dimenticato la principessa Grace, morta in un incidente d'auto all'eta' di 52 anni. In quanto ai confronti con la defunta suocera che non ha mai conosciuto, ha recentemente lei stessa raccontato in una serie di interviste, ''credo sia impossibile farne, fermo restando che siamo due persone diverse''. E oggi ha superato, o per lo meno ci ha messo tutta se stessa, la sua ultima gara da campionessa dello sport. Basta confronti, Charlene e' la nuova principessa di Monaco, nella buona e cattiva sorte.

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