Il 14 novembre esce in sala Non sono quello che sono, il nuovo film da regista di Edoardo Leo. Dopo aver diretto con Massimiliano Bruno il film I peggiori giorni, Leo torna dietro la macchina da presa per la nona volta in carriera.
Attore affermato da anni sulla scena cinematografica italiana, Edoardo Leo nel corso della sua carriera si è cimentato anche con la regia, realizzando nove film. Dopo il successo di pellicole come Noi e la Giulia (2015), Lasciarsi un giorno a Roma (2021) e I peggiori giorni (2023), quest’anno Leo torna a dirige un nuovo film. L’attore e regista firma anche la sceneggiatura, che si ispira alla tragedia shakespeariana di Otello ma rielaborata in chiave moderna. Il film uscirà nelle sale il 14 novembre. Scopriamo trailer, cast e trama.
Non sono quello che sono: trama e trailer del film
Come detto, la storia del film si ispira a una tragedia capolavoro della letteratura mondiale come Otello, di William Shakespeare. Gli eventi narrati nella tragedia, però, sono stati rielaborati in chiave moderna da Edoardo Leo. È il 2001. All’interno di un’organizzazione criminale che si occupa del traffico di droga, sul litorale romano, Iago inizia a covare un certo rancore verso Otello per avergli negato una promozione, riservata invece al più giovane Michele.
Con l’aiuto di Roderigo, ingannando anche la sua stessa moglie, Iago elabora un piano: far diventare il boss molto geloso della ragazza che ha appena sposato, Desdemona, per un presunto tradimento proprio con Michele.
Di seguito il trailer del film, in sala dal 14 novembre.
Non sono quello che sono: il cast del film
Nel cast del film sono presenti attori più o meno noti al grande pubblico. Lo stesso Edoardo Leo, alla regia e alla sceneggiatura del film, è presente nel cast interpretando il ruolo di Iago. Jawad Moraqib, attore teatrale di origini marocchine, veste i panni di Otello. Fanno parte del cast anche Ambrosia Caldarelli (Il filo invisibile, Space Monkeys), Antonia Truppo (Lo chiamavano Jeeg Robot, Indivisibili), Matteo Olivetti (La terra dell’abbastanza, Occhi blu) e Vittorio Viviani (Esterno notte, Che strano chiamarsi Federico).