Romina Power: "A 9 anni volevo farmi suora, poi a 16 anni..." Romina Power: "A 9 anni volevo farmi suora, poi a 16 anni..."

Romina Power: “A 9 anni volevo farmi suora, poi a 16 anni…”

Romina Power: "A 9 anni volevo farmi suora, poi a 16 anni..."
Romina Power: “A 9 anni volevo farmi suora, poi a 16 anni…”

ROMA – Romina Power voleva farsi suora a 9 anni, poi erò invece di prendere i voti ha preso la strada del cinema e a 16 anni aveva già fatto diverse esperienze. La cantante ed ex moglie di Al Bano si racconta in una intervista a Roberta Scorranese del Corriere della Sera e parla della sua vita, del primo film con Ugo Tognazzi e della sua carriera.

Romina, che da sempre ha cercato discrezione per la sua vita privata, spiega che da bambina voleva prendere i voti e farsi suora e che soffre per la popolarità:

“«A volte sì. Specie per una donna che a nove anni era decisa a farsi suora».
Prego?
«Frequentavo l’istituto Marymount, prima in Messico insieme alla nonna, poi in Italia, quando mi trasferii con mia madre (l’attrice Linda Christian, ndr). Fu una sorta di raptus mistico per il cristianesimo. Nelle suore vedevo una tranquillità, una pace che sin da allora non ho mai smesso di cercare. Oggi la inseguo con la meditazione e vivendo parte dell’anno nel deserto degli Stati Uniti, vicino a Los Angeles».

Però a tredici anni non prese i voti e girò il suo primo film.
«Un agente della casa di produzione De Laurentiis mi notò mentre ballavo in un locale vicino a Roma. Franco Indovina fu il mio primo regista, Ugo Tognazzi il primo partner sul set. Ménage all’italiana segnò la mia vita: io volevo tornare in collegio, andare in Inghilterra, ma la scuola si rifiutò di ammettermi dopo la fine delle riprese, sarebbe stato troppo tardi. Furono inflessibili. Presi allora a fare un film dopo l’altro, sentivo che il mio destino era segnato».

Pentita?
«No, certo. E nemmeno, in fondo, mi sono pentita di aver detto di no, anni dopo, a Sergio Leone che mi voleva in C’era una volta in America, nella parte di Deborah da adulta. Ma dovevo spogliarmi: ero sposata, avevo due figli piccoli. Rifiutai. Peccato che poi quella scena sia stata tagliata. Ma sono felice di non essere andata a Hollywood. Non avrei retto molto»”.
Perché?
«È un tritacarne. Mia madre impedì che a tredici anni mi facessero un contratto lungo perché ricordava la vita terribile che faceva papà, Tyrone Power, incatenato a una casa di produzione, con mille lacci e clausole burocratiche».

Lei che a soli 15 anni frequentava gli Onassis spiega perché ha scelto proprio Al Bano come compagno e ha deciso di sposarsi giovane:

“A proposito di Callas, lei sullo yacht «Christina O» era quasi di casa, vero?
«Ero una bambina e mia madre era amica degli Onassis. La Callas me la ricordo come una donna che parlava sempre e soltanto di cani. Lui, Aristotile, ci portò sull’isola di Skorpios, che poi sarebbe diventata il suo regno. All’epoca non c’era nulla».

E lei aveva sì e no quindici anni. Più o meno a quell’età stava con Stash Klossowski, figlio del pittore Balthus e frequentava la casa di Paul McCartney.
«Ero nel giro romano di Anita Pallenberg. Andammo a casa di Paul, che allora stava con Jane Asher e facemmo una seduta spiritica. Non successe nulla, ma in compenso lui accese uno spinello e lo passò prima a mia sorella, all’epoca tredicenne, poi a tutto il tavolo. Insomma, prima dei sedici anni avevo fatto di tutto. Ora si capisce meglio perché quando ho incontrato Al Bano Carrisi, avevo solo il desiderio di sposarmi, di calmarmi, di fare figli?».

Era il 1967. Che cosa le piacque di lui?
«La semplicità del ragazzo di campagna»”.

Ora il gossip vede Romina Power fidanzarta, ma lei smentisce:

“«Altra bugia. Però stavolta ho gabbato io i giornalisti: mi sono fatta fotografare con un amico statunitense, poi, per scherzo, ho messo lo scatto su Instagram scrivendo sotto: “Non ci nascondiamo più” e ho aggiunto un piccolo cuore. Ci sono cascati tutti, ma lo sa perché?».

Per un antico pregiudizio sulle single?
«Oggi si fa fatica a immaginare che una donna non più giovanissima, quasi nonna, possa stare bene da sola. Ma io sono appagata così. Quando sto negli Stati Uniti vivo nel deserto, in compagnia dei miei cagnolini. Quando sto nella mia Puglia la cosa che più mi piace fare è passeggiare per i boschi. Non a caso abbiamo cominciato questa intervista parlando del mio antico desiderio di farmi suora. Torniamo lì»”.

E sul suo futuro nel mondo della musica dice:

E ci è quasi riuscita. Però siete in tournée. A proposito, di chi è stata l’idea di tornare sul palco con Al Bano?
«Di un impresario russo. Al Bano era convinto che io avrei rifiutato la proposta, ma io invece ho accettato e l’ho sorpreso. Perché no? mi sono detta. La redditizia carriera di cantante mi permette di coltivare le mie passioni, come la scrittura, appunto, e la pittura».

Quando smetterà di cantare?
«Quando smetterà anche Al Bano».
Sfumatura malinconica. Ma serena”.

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