Sabrina Salerno: “Vendo il mio corpo? Sti cavoli. Qual è il problema?”

di redazione gossip
Pubblicato il 15 Maggio 2024 - 12:15
Sabrina Salerno FOTO ANSA

Sabrina Salerno FOTO ANSA

Intervistata da Libero, Sabrina Salerno si racconta: “Come mai sono sempre di moda? Non saprei, non mi definirei in auge, è un termine che non mi appartiene. Lavoro, sì. Ho sempre dato molta importanza ai no che ho detto nella mia carriera: scelte che economicamente sarebbero state interessanti ma non mi avrebbero dato nulla”.

Le parole di Sabrina Salerno

Come il Grande Fratell0? “Non potrei mai. Non sono interessata a quel tipo di spettacolo. Riconosco che i reality hanno rivoluzionato la tv, ma il problema è capire se ti interessa o no puntare gli occhi in quel cubo lì”.

Per la showgirl la famiglia, dice, è al primo posto: “Mio figlio ora ha vent’anni e fa l’università Ca Foscari in inglese. Fa anche boxe. Mio marito è molto impegnato: magari non stiamo insieme sempre tutti e tre, ci diamo spazi. Per esempio, ad agosto io e mio figlio saremo insieme in America perché ho delle date lì”. Come sono cambiati i giovani? “C’è l’abisso. Il mondo è cambiato. Non vorrei davvero avere 20 anni oggi, sono felice di essere nata nel 1968. La tecnologia ci ha allontanato dal vivere i sentimenti in prima persona. Oggi si scrive “ti amo” o “ti voglio bene” come bere un bicchiere d’acqua. I giovani sono un po’ anaffettivi, forse”.

Le femministe si sono mai arrabbiate con lei? “Nel 1988 durante un concerto in piazza a Bilbao con 10mila persone le femministe mi attaccarono in modo violento lanciando bottiglie. Perché, secondo loro, vendevo il mio corpo. Io in realtà vendevo un prodotto che era la musica. La mia immagine, la voce, l’energia, le movenze: sono un tutt’uno. E quindi vendo il mio corpo? Sti cavoli. Qual è il problema? Utilizzare il mio corpo mi ha aiutato tantissimo. La bellezza è un dono che va coltivato. A 20 anni mi facevo tante pippe mentali. Adesso ho un bellissimo rapporto con me stessa e la mia fisicità. Prendermi cura di me fisicamente significa anche curare la mia anima e la mia mente. Tutto è collegato”.