Lo ha verificato Gleeden, il celebre sito di incontri extraconiugali che da tempo monitora gli effetti delle restrizioni sulla sessualità in tempi di smartworking.
Non c’è dubbio che con l’arrivo del coronavirus e il relativo smartworking la passione sotto le lenzuola si è raffreddata. Era stato uno studio di Gleeden, il sito leader degli incontri extraconiugali in Europa, a rilevare, già in estate, come quasi 8 donne su 10 facessero davvero fatica a raggiungere l’orgasmo.
Tra i motivi principali l’ansia, lo stress da quarantena, la paura del contagio e soprattutto lo smartworking. Ora che la situazione sembra nuovamente simile a quella della scorsa primavera, Gleeden ha voluto approfondire chiedendo alle donne se lavorare da casa favorisca o meno la propensione all’amore. Il 74% delle partecipanti ha rivelato che, da quando si lavora da casa, l’intimità col proprio partner è stata accantonata.
Smartworking e passione, le cause
Tra le cause, al primo posto c’è l’incapacità di staccare totalmente la testa dagli impegni lavorativi (82%), che per molte iniziano prima e finiscono molto più tardi di quando andavano in ufficio.
Poi c’è la mancanza di tempo (69%). Tra chi si sente nella condizione di essere costantemente reperibile e chi ha figli a casa, la possibilità di ritagliarsi dei momenti di intimità appare sempre più difficile (anche per via della stanchezza).
Per altre (62%) anche lo stile che hanno iniziato ad adottare in lockdown sta influendo negativamente sull’eccitazione. Pigiami, tute, così come l’essere troppo “acqua e sapone”, non aiuta a sentirsi belle e provocanti. Questo è valido anche per gli uomini, sicuramente meno attraenti in pigiama e felpone.
A sorpresa, ma anche non troppo, c’è il momentaneo addio all’aperitivo tra colleghi o amici (24%). Un momento distensivo che aiutava a rilassarsi e, anche quella dose di alcol, aiutava ad essere più vogliose di tornare a casa dal proprio uomo.
Tra le scuse più usate, invece, per declinare le avances di mariti e fidanzati figurerebbero il sempre verde mal di testa, un ciclo senza fine, i figli nella stanza accanto e il lavoro. (fonte FQ MAGAZINE)