Strauss-Kahn in Italia? “Olgettine” pari

Dominique Strauss Kahn

ROMA – Maledetti e benedetti “salotti romani”: secernono e sgocciolano cinismo e ironia, impastano e triturano politica e fantasia. Amano il paradosso, si divertono con il metodo “Tafazzi”, impietosi su se stessi, per nulla indulgenti con il paese in cui vivono. L’ultima servita a cena, sulle terrazze già aperte è: “Strauss-Kahn candidato premier del centro sinistra italiano, così si gioca ad Olgettine pari”. Si comincia scherzando: “Diciamo agli americani di darlo a noi Strauss-Kahn, gli spieghiamo che vivere in Italia è una punizione, forse ci cascano”.

Poi sullo scherzo si lavora e si elabora. “Strauss-Kahn è competente e bravo in economia, vale quanto e più di Tremonti ed è pure di sinistra”. “Hai visto quel che ha fatto al Fondo Monetario Internazionale? Prima di lui Fmi strozzava i paesi, adesso li aiuta e li sostiene”. “Ma ci sarebbe, c’è quella storia del sesso mercenario e violento”. “Violento non va bene, questo no…e se non fosse cosìn colpevole?”. “Se è solo sesso mercenario non c’è problema…si potrebbe dire che sono affari privati: hotel Sofitel come villa ad Arcore”.

“Invocheremmo la par condicio, la par condicio del leader anziano che si circonda di donne giovani”. “Sì, una Olgettina bypartisan”. Lo scherzo, lo scherzare si fa insieme surreale e raffinato, la terrazza ci ricama sopra. Un buona notte mette fine allo scherzo e al gioco, resta sospesa nell’aria l’amara sensazione che in questo paese può pensarne “di ogni”. Tanto per dirla alla Minetti.

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