Andrea Giambruno, il giornalista Mediaset compagno della premier Meloni è finito ancora una volta sotto attacco per una frase pronunciata durante la trasmissione Diario del Giorno in onda su Rete 4.
L’anchorman si riferisce al drammatico stupro di gruppo di Palermo ed una queste parole: “Forse dovremmo essere più protettivi nel dialogo e nel lessico. Se vai a ballare, tu hai tutto il diritto di ubriacarti – non ci deve essere nessun tipo di fraintendimento e nessun tipo di inciampo – ma se eviti di ubriacarti e di perdere i sensi, magari eviti anche di incorrere in determinate problematiche perché poi il lupo lo trovi“.
Giambruno era già inciampato in varie polemiche dopo che in trasmissione aveva parlato del cambiamento climatico tirando in ballo una dichiarazione del ministro della Sanità tedesco Lauterbach in vacanza in Italia.
Giambruno ha ora preso posizione sulle ultime vicende. Gli ospiti in studio erano l’avvocata Annamaria Bernardini De Pace, il condirettore di Libero Pietro Senaldi, l’avvocata Ebla Sahmed e l’imprenditore Gianfranco Librandi.
La frase viene detta dopo questa dichiarazione di Senaldi: “Le ragazze hanno il diritto di non essere violentate ma purtroppo la realtà non rispetta i diritti, quindi non devono perdere conoscenza e devono frequentare contesti meno pericolosi possibili. È giusta la frase: nessuno ha il diritto di violentare nessuno, ma non è detto che questo non accadrà”.
Giambruno è concorde con Senaldi: “Bravissimo, stai parlando più da padre che da giurista”. E aggiunge: “Magari uno dice alla figlia di non salire in macchina con uno sconosciuto perché è verissimo che tu non debba essere violentata, perché è una cosa abominevole. Ma se eviti di salire in macchina con uno sconosciuto magari non incorri in quel pericolo”. Giambruno poi passa la parola a Librandi spiegando che se “eviti di ubriacarti e perdere i sensi, magari eviti di incorrere in determinate problematiche”. Perché poi “il lupo lo trovi”.
Rapida – complice anche un articolo de Il Fatto Quotidiano che ha riportato la vicenda – la reazione del web che scatena una vera e propria bufera su Giambruno e i suoi ospiti. Per lo più non riferibili, i commenti sono comunque tutti di condanna. Anche la politica interviene e lo fa con la senatrice del Pd Cecilia D’Elia, vicepresidente della commissione d’inchiesta sul Femminicidio: “Proprio non ci riescono a non colpevolizzare le donne“, interviene. “La violenza è sempre un po’ colpa loro. Non uscire da sole, non andare dove è buio, non vestirti in modo provocante. Adesso ce lo spiega anche Giambruno: se non ti ubriachi non ti stuprano. Hai tutto il diritto di ubriacarti ma se eviti di farlo… E niente, alla fine si giudicano le donne e i loro stili di vita. Non è possibile, non è più tollerabile”.
“È una concezione sbagliata – aggiunge – del rispetto e della libertà delle persone. E un’idea di educazione che va esattamente nel senso contrario a quello che serve. A Giambruno dico quindi che occorre educare i ragazzi al rispetto, non le ragazze alla prudenza, insegnare loro il valore del consenso, non alle ragazze quello della diffidenza, ma il diritto all’esistenza libera e non il comportamento dimesso. Se una ragazza alza un po’ il gomito può aspettarsi un mal di testa, non uno stupro“.