Luca Dotti è tra gli ospiti della puntata odierna de “La volta buona”, il programma condotto da Caterina Balivo in onda su Rai 1 dalle ore 14,00. Il figlio della celebre attrice Audrey Hepburn ha avuto una carriera diversa dalla madre. Infatti, Dotti è un grafico affermato e, nella sua carriera, ha anche lavorato come fotografo per svariati marchi internazionali. Ma chi è veramente Luca Dotti? Scopriamo insieme la sua storia, la sua carriera e la sua vita privata.
Luca Dotti età e breve biografia
Nato l’8 febbraio 1970 a Losanna, in Svizzera, Luca ha 54 anni. È figlio di Audrey Hepburn e lo psichiatra italiano Andrea Dotti, il secondo matrimonio dell’attrice. Luca è stato amato e cresciuto con affetto dalla sua famosa madre. Nonostante il peso della sua eredità, Luca ha scelto una strada diversa dal mondo dello spettacolo, intraprendendo una carriera nel campo del graphic design.
Dopo oltre vent’anni di successo come grafico, Luca Dotti ha iniziato a collaborare con il fratello maggiore, Sean Ferrer, per preservare il ricordo di sua madre. Insieme, organizzano mostre, aste ed eventi benefici dedicati ad Audrey Hepburn, dimostrando un impegno costante nel mantenere viva la sua eredità.
Vita privata: moglie e figli
Luca Dotti è sposato con Domitilla Bertusi Dotti. Nata in Svizzera nel dicembre 1982, ha studiato a Roma e si è laureata in Graphic Design presso l’Istituto Europeo di Design. Le sue passioni più grandi sono il disegno e l’illustrazione. Luca Dotti ha 3 figli, due bambine avute insieme a Domitilla Bertusi, e Vicenzo Vini Dotti, che ha 22 anni e che ha avuto insieme alla sua prima moglie, la fotografa argentina Astrid Maria Verstraeten Smith.
I retroscena sulla vita di Audrey Hepburn
Luca Dotti ha condiviso dettagli intimi sulla vita di sua madre nel libro “Audrey mia madre”, fornendo uno sguardo unico sul lato privato della celebre attrice. Attraverso le sue memorie, possiamo comprendere meglio la donna dietro il mito di Hollywood e l’impatto che ha avuto sulla sua famiglia.
I suoi amici sono stati James Stewart, Roger Moore e Doris Brinner e soprattutto Hubert de Givenchy. «Pare non si amassero con Humphrey Bogart – racconta il figlio – che in più mentre recitava aveva il difetto di sputacchiare».