Pierdante Piccioni è tra gli ospiti della puntata odierna de “La volta buona”, il programma condotto da Caterina Balivo. Nella serie televisiva “Doc – Nelle Tue Mani”, il personaggio di Andrea Fanti, interpretato da Luca Argentero, ha catturato l’attenzione di milioni di telespettatori con la sua storia di rinascita dopo un tragico incidente. Ma pochi sanno che questa storia straordinaria è basata sulla vera esperienza di Pierdante Piccioni, un medico italiano che ha affrontato l’amnesia e ha lottato per ritrovare se stesso e la sua vita. Scopriamo insieme la vita, la famiglia, e le incredibili sfide affrontate da Pierdante Piccioni, il vero “Doc”.
Pierdante Piccioni è nato il 30 agosto 1959 a Levata di Grontardo, in provincia di Cremona e ha 64 anni. Dopo aver conseguito brillantemente la laurea in Medicina, ha intrapreso la carriera medica. È diventato noto come un esperto primario del pronto soccorso presso l’Ospedale Maggiore di Lodi e l’Ospedale di Codogno. La sua competenza e dedizione lo hanno anche portato a essere un stimato professore universitario presso l’Università degli Studi di Pavia, oltre che consulente del Ministero della Salute.
La vita di Pierdante Piccioni ha subito una svolta drammatica il 31 maggio 2013, quando è stato coinvolto in un grave incidente stradale sulla tangenziale di Pavia. Questo incidente ha causato una lesione cerebrale che lo ha fatto cadere in coma. Quando si è risvegliato, il suo mondo era scomparso: non ricordava nulla degli ultimi 12 anni della sua vita. Sua moglie e i suoi figli, che nella sua mente erano ancora bambini, erano diventati adulti.
“Mi aspettavo soprattutto di vedere le persone con i visi del 2001. E invece mi portano mia moglie invecchiata – ha raccontato il medico – con le rughe e i capelli tagliati che nella mia testa avevo lasciato al mattino dodici anni più giovane. Quando ho rivisto per la prima volta quelli che mi dicevano essere i miei due figli sono rimasto molto perplesso. Mi aspettavo due bambini di 8 e 11 anni e mi son trovato avanti due adulti di 20 e 23 anni. E li ho identificati con due animali: il “serpente” e il “gorilla””.
Nonostante le immense difficoltà, Pierdante Piccioni ha dimostrato una straordinaria forza interiore nel suo percorso di guarigione e rinascita. Ha lottato con coraggio per ricostruire la sua vita, giorno dopo giorno, aiutato dalle fotografie, dai racconti dei suoi cari e dal suo instancabile impegno. Pur non riacquistando mai completamente la memoria degli anni persi, ha trovato la forza di ritornare al lavoro come medico, dimostrando una determinazione e una resilienza che hanno ispirato tutti coloro che lo conoscevano.
Pierdante Piccioni è sposato e ha due figli, che hanno condiviso con lui la straordinaria sfida di affrontare l’amnesia e ricostruire insieme la loro vita familiare. La moglie, Maria Assunta Zanetti, con la sua formazione accademica in filosofia e psicologia, e la sua specializzazione in psicologia, ha avuto un ruolo chiave nella ripresa di Pierdante Piccioni.
Ha condiviso la sua toccante storia in vari libri, tra cui “Meno dodici: Perdere la memoria e riconquistarla”, “Pronto soccorso” e “Colpevole di amnesia”, scritti in collaborazione con Pierangelo Sapegno. Queste opere hanno toccato il cuore di molti, condividendo la sua esperienza e offrendo speranza a chiunque affronti sfide simili.
Nonostante le avversità incontrate, Pierdante Piccioni è tornato al lavoro come medico, dimostrando una dedizione e una passione senza pari per la sua professione. Durante l’emergenza COVID-19, è stato in prima linea all’Ospedale di Lodi, lavorando instancabilmente per garantire assistenza ai pazienti. La sua storia è stata la fonte d’ispirazione per la serie televisiva “Doc – Nelle Tue Mani”, dove ha anche partecipato come comparsa interpretando un paziente e un medico. La serie, che ha debuttato nel 2020, ha toccato milioni di cuori con la sua narrazione avvincente e umana, trasmettendo un messaggio di speranza e resilienza a tutti coloro che hanno seguito la sua storia.