Home > Notizia per Notizia > featured image > Costantino Vitagliano racconta la malattia: “Sto meglio ma al reparto tumori sono andato in ansia”

Costantino Vitagliano racconta la malattia: “Sto meglio ma al reparto tumori sono andato in ansia”

Costantino Vitigliano, ex tronista di “Uomini e Donne”, è tornato sotto i riflettori ospite nel salotto di Silvia Toffanin a Verissimo. Questa volta, non per parlare di amore e relazioni, ma per aggiornare il pubblico sul suo stato di salute dopo aver scoperto di avere una malattia autoimmune che ha cambiato la sua vita negli ultimi mesi.

Costantino Vitagliano, come sta

“Come sto? Sto meglio”, ha esordito Costantino, cercando di trasmettere un messaggio di ottimismo nonostante le difficoltà incontrate. Durante l’intervista ha spiegato di soffrire di malattia è autoimmune, il che significa che il suo organismo attacca se stesso. Questo ha comportato un percorso diagnostico complesso e spaventoso, che lo ha portato a vivere giorni di grande ansia e incertezza. Tuttavia, ha rassicurato il pubblico dicendo che mentalmente si sente migliorato e che sta iniziando a recuperare fisicamente, nonostante il notevole dimagrimento.

“Come sto? Sto meglio. Il mio organismo attacca il mio organismo, è una malattia autoimmune. Ho imparato anche questo termine e stanno cercando di trovare una cura che vada bene per me”, ha esordito Costantino a Verissimo. Ha continuato, condividendo con franchezza la sua situazione: “Mentalmente sto meglio. Sono dimagrito tantissimo, ma sto recuperando”, rassicurando la conduttrice e tutto il pubblico.

La malattia, il lungo cammino verso la diagnosi

Costantino ha raccontato di come tutto sia iniziato con un dolore allo sterno che lo ha spinto a consultare un medico. Da lì è scaturito un percorso diagnostico che lo ha portato in reparti specializzati, incluso quello tumori. Il timore di un possibile cancro ha accompagnato il suo percorso, aggiungendo ulteriore stress e preoccupazione alla sua situazione già difficile. Ha descritto con franchezza quei 29 giorni di esami senza risposte, un periodo di grande incertezza che ha messo a dura prova la sua forza mentale.

“Ho una macchia sull’aorta ombelicale. Sono andato in ansia totalmente perché mi hanno mandato nel reparto tumorale. 29 giorni di esami senza avere risposta”.

Il senso di solitudine

Costantino ha anche raccontato che una delle cose più difficili da affrontare è la sensazione di solitudine nonostante sia circondato da persone che lo amano. Ha confessato di non riconoscersi più come prima e di sentirsi isolato anche quando è in compagnia. Tuttavia, ha trovato la speranza nella sua adorata figlia, che riesce a strappargli un sorriso anche nei momenti più bui. Ha condiviso il suo desiderio di riaccendere quell’interruttore interiore che sembra essersi spento improvvisamente, sperando di ritrovare se stesso e la sua gioia di vivere.

 “Anche se sono in compagnia, mi sento solo, non mi vedo come ero prima. Stamattina ho portato per la prima volta mia figlia a scuola, lei mi fa sorridere e cerco di trarne la parte buona, anche se non c’è. Da un momento all’altro si è spento un interruttore e sto cercando di riaccenderlo”.

Costantino ha concluso raccontando che, nonostante ci siano segnali di miglioramento dell’aorta, la macchia sull’aorta ombelicale rappresenta ancora un enigma. Non è ancora chiaro se sarà necessario intervenire con uno stent, ma lui spera di evitare questa eventualità. Il suo percorso è ancora lungo e pieno di incertezze, ma è determinato a lottare con tutte le sue forze per tornare alla normalità.

Gestione cookie