Un arbitro in attività, intervistato da Le Iene in forma anonima, ha detto che quest’anno ci sono stati tanti errori arbitrali e tanti errori del Var inspiegabili. Che le valutazioni degli arbitri spesso sono valutazioni politiche e che spesso non dipendono dalle prestazioni. Che spesso gli arbitri non seguono dei criteri omogenei. Che alcuni arbitri a volte sembrano più tutelati di altri. Che spesso l’arbitro non va al Var. E che spesso il Var non richiama l’arbitro. Che spesso le immagini scelte per decidere o per giustificare una scelta sembrano selezionate con cura. Un frame, d’altronde, fa sempre la differenza per decidere un fuorigioco o meno. Un fallo o meno.
Detto tutto questo: ma dov’è la novità? Dov’è la novità non solo rispetto a quest’anno ma rispetto più o meno a tutti i campionati mai organizzati e giocati in Italia? Davvero c’è qualcosa di cui stupirsi?
Davvero qualcuno non si era accorto degli errori, degli arbitri e del Var? Davvero qualcuno non si era accorto che spesso non si usano criteri omogeni? Davvero qualcuno non si era accorto che spesso gli arbitri sembrano siano lì, nei confini del campo, più per meriti altri che meriti sportivi? Davvero qualcuno si è accorto solo ora che anche la tecnologia è manipolabile? Davvero tutto questo vi sorprende? Nell’Italia che fu del calcioscommesse, che fu di calciopoli, nell’Italia dei conflitti di interesse, delle proprietà multiple, dei mille scandali e delle plusvalenze davvero queste dichiarazioni di ignoto arbitro di Serie A vi fanno alzare anche un solo sopracciglio?