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Patrick Zaki non andrà da Fabio Fazio. I post anti-Israele del ricercatore egiziano (“Netanyahu serial killer”)

Patrick Zaki non sarà più ospite della puntata di apertura di Che tempo che fa, in onda domenica prossima sul Nove, come in precedenza annunciato. Lo confermano Warner Bros-Discovery e lo stesso Fabio Fazio dopo l’annuncio dato al Corriere della Sera in edicola.

Patrick Zaki non andrà da Fabio Fazio

“Siccome è scoppiata la guerra in Israele ho cambiato la prima puntata, sto facendo una puntata ovviamente su Israele e Palestina e ho chiesto la cortesia a Elisabetta Sgarbi di spostare di una o due settimane il libro di Zaki – spiega ora Fazio all’ANSA -.

Non aveva senso non trattare l’attualità, visto quello che è successo e parlare di una cosa che è rinviabile di otto-dieci giorni. Tutto qua, siamo già d’accordo così”.

Zaki è finito negli ultimi giorni nel mirino delle polemiche per le sue parole su Israele, in particolare per aver definito il premier Benyamin Netanyahu “un serial killer”.

In effetti, da più parti (nel centrodestra) si era giunti a chiedere di revocare la cittadinnza che l’Italia al ricercatore egiziano. E comunque di non offrirgli una tribuna. Ma cosa aveva detto Zaki?

Aveva definito Netanyahu “seria killer”

“Oggi le forze di occupazione israeliane hanno bombardato una delle chiese più antiche del mondo nella zona di Zaytoun a Gaza. La Chiesa di San Porphyrius ha più di 1.600 anni”. Questo scrive Patrick Zaki su X.

In un post precedente, il 7 ottobre, il ricercatore egiziano commentava così le parole del premier israeliano Netanyahu che esortava i civili ad andarsene da Gaza: “Quando un serial killer cerca di convincere la comunità internazionale che rispetta le convenzioni internazionali, per legalizzare l’uccisione di civili”.

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