Sanremo 2024, cosa è successo nella prima serata e la classifica parziale. La top five è guidata da Loredana Bertè, Angelina Mango, Annalisa, Diodato, Mahmood. Classifica stilata con il voto della Sala Stampa.
Marco Mengoni regala all’Ariston “Due Vite”, il brano con cui vinse un anno fa. Il ritorno di Zlatan Ibrahimovic, la toccante lettera della mamma di Giogiò, il musicista di 24 anni dell’Orchestra Scarlatti Young, ucciso lo scorso agosto a Napoli. Sono queste alcune delle istantanee della prima serata del 74esimo festival di Sanremo, che si apre nel segno del nazional popolare con l’inno della fanfara del IV reggimento dei carabinieri a cavallo, sul green carpet, con il cane mascotte Briciola.
Ad aprire la gara è stata Clara. A seguire, Sangiovanni, Fiorella Mannoia, La Sad, Irama, Ghali, Negramaro, Annalisa, Mahmood, Diodato, Loredana Bertè, Geolier, Alessandra Amoroso, The Kolors, Angelina Mango, Il Volo, Big Mama, Ricchi e Poveri, Emma, Nek e Renga, Mr Rain, Bnkr44, Gazzelle, Dargen D’Amico, Rose Villain, Santi Francesi, Fred De Palma, Maninni, Alfa, Il Tre.
Con Marco Mengoni il via al Festival di Sanremo: “Manca pochissimo e poi nulla sarà più come prima, tra un attimo ascolteremo le nuove 30 canzoni che ci cambieranno la vita, almeno per un po’”.
E’ emozionato Marco Mengoni. Che prosegue: “Qualcuna la ameremo, qualcuna non ci piacerà, qualcuna la ascolteremo per sempre, qualcuna la impareremo a memoria, qualcuna la canteremo a un concerto. Cominceranno a fare parte delle nostre giornate e non ne potremo fare più a meno”, ha aggiunto il cantante, completo scuro di Armani senza camicia, con qualche piccola incertezza. “Prendiamo un respiro tutti insieme e che abbia inizio la 74 esima edizione del festival di Sanremo”.
Queste invece le parole di Amadeus in apertura: “Diamo il via alla festa e al rito collettivo. Sanremo si ama, io amo questo pubblico, amo questo storico palco, poter dire benvenuti alla 74 esima edizione del festival della canzone italiana. In questi 5 anni ho finito gli aggettivi per descrivere la gioia di essere qui, dare il via alla gara ma soprattutto a una bellissima festa, un rito collettivo, un party di 5 giorni che farà emozionare l’intero paese”.
Sul palco dell’Ariston sale anche la sciatrice Federica Brignone. Si tratta della prima volta per una sciatrice. Amadeus: “Gli impegni non ti mancano, ma hai trovato il tempo per venirci a trovare”. Qualcuno sui social ci ha letto in questa frase una frecciatina contro Sinner che ha invece declinato l’invito.
Ritorno a sorpresa all’Ariston per Zlatan Ibrahimovic, che ha co-condotto Sanremo con Amadeus tre anni fa. Entra dalla platea e poi scherza con il direttore artistico sulla necessità di un ricambio alla guida del festival. “Tu hai 61 anni, io 42 e ho smesso, perché ho ascoltato il mio corpo“. “Sono qui per proteggerti da te stesso, ti ricordi i casini che hai combinato l’anno scorso?”.
Ibra chiede di poter salire sul balconcino reale. “Ma lì – dice Amadeus – ci è andato Mattarella”. “Perché? Quanti gol ha fatto“, replica. Poi va a sedersi in prima fila: “Ma se ti vedo stanco chiamo il cambio, qui fuori c’è la fila di presentatori”.
Standing ovation per Marco Mengoni all’Ariston che canta “Due Vite”, il brano con cui ha vinto l’edizione 2023 del festival. E tutto il teatro si emoziona e lo accompagna in coro. “Ritornare e suonare live in diretta con l’orchestra è troppo, troppo per descriverlo con un aggettivo”, commenta poi Mengoni con le lacrime agli occhi. Poi va a togliere la maglia metallica per “rimettere gli abiti da co-conduttore”.
Creste colorate, casse toraciche argentate in bella vista a pelle sotto la giacca e tatuaggi: il trio de La Sad dà una scossa all’Ariston con il loro brano Autodistruttivo. E a fine esibizione si affronta il tema del suicidio. Tre persone salgono sul palco alle spalle del trio, che sostiene Telefono Amico, con cartelli che recitano: “Non siete voi, sono io”, “Non so perché lo faccio”, “Io so solo che non voglio più soffrire”. Poi il cartello viene girato e su tutti la stessa frase: “Non parlarne è 1 suicidio”.
Il lancio dell’Aristonello, il glass che si è trasferito a Sanremo, e di Viva Rai2! versione festivaliera è l’occasione per Fiorello per srotolare, all’ingresso del teatro, il mega mantello di 25 metri “Ama pensati libero, è l’ultimo”. Una citazione della celebre stola parlante di Chiara Ferragni dello scorso anno (Pensati libera) e insieme un richiamo al tormentone della quinta e ultima edizione consecutiva per il direttore artistico.
“Per fare tutta ‘sta roba abbiamo usato il budget di una puntata di Bellama’, solo per fare ‘sto mantello”, scherza Fiorello in abito e tuba nera, accompagnato dal corpo di ballo e da un’esplosione di stelle filanti
E poi una battuta sulla serata extralarge: “Il Tre (ultimo in scaletta, ndr) è andato a Roma a cenare dalla madre, torna per cantare verso le due”.
Dal materassino anti-tuffo di Cavallo Pazzo alla scopa di Gianni Morandi: Marco Mengoni arriva sul palco dell’Ariston munito di tutti gli strumenti per prevenire eventuali emergenze al festival. Ma soprattutto distribuisce “preser-bacini”, filtri di plastica trasparente per scongiurare il rischio di nuovi casi Rosa Chemical, e sottolinea: “Tutti i baci hanno gli stessi diritti, vi potete baciare senza fare scandalo”.
Oltre a materassino e scopa, Marco Mengoni arriva premunito anche di retino, per raccogliere gli eventuali spartiti lanciati dall’orchestra (come accadde nel 2010) e poi manette per evitare fughe di cantanti, chiara citazione della vicenda Bugo-Morgan, e lega il suo polso a quello di Amadeus.
“Toto amava Sanremo e Sanremo amava Toto. Le parole dell’Italiano illuminano corso Matteotti”, la via del teatro Ariston. Così Amadeus ha introdotto l’omaggio del Festival a Cutugno, scomparso il 22 agosto scorso.
“Stasera vogliamo ricordarlo così, con la sua voce originale e con l’orchestra” ha detto il conduttore e direttore artistico introducendo “Gli amori”, dal Festival del 1990, con le immagini in bianco e nero di Toto Cutugno sullo sfondo.
Amadeus ha ricordato insieme all’orchestra dell’Ariston Roberto Rossi, il discografico, musicista e direttore d’orchestra scomparso a maggio dell’anno scorso. “Lo abbiamo visto tante volte dirigere da qual podio”, ha detto Amadeus chiamando l’applauso del pubblico.
Fiorello manda in scena il suo doppio creato con la IA. La prima gag in teatro dello showman lo vede protagonista nei panni di un suo replicante che, violando l’accordo che lo avrebbe voluto lontano dal palco dell’Ariston fino alla serata finale di sabato, raggiunge Amadeus e scherza con lui fino a scaricarsi e rimanere immobilizzato. Sullo schermo appare Fiorello, quello “vero”, che invece mantiene il patto con Ama, e chiede di portare via il Fiorello fake.
Anche i migliori sbagliano. Passata la mezzanotte, Amadeus inciampa sul duetto. Presentando BigMama, il conduttore ha ricordato come l’anno scorso fosse stata già all’Ariston al fianco di Elodie. Ma il duetto tra le due è diventato un ‘duello’. “Ma quale duello, le due vanno d’amore e d’accordo”, ha ironizzato lo stesso Ama, subito accortosi dell’errore.
BigMama, a fine esibizione, si lascia andare a lacrime liberatorie. La giovane rapper ha poi abbracciato Amadeus e ha ringraziato l’orchestra e dedicato il brano “a mia mamma e a mio padre”.
Un enorme fiocco di raso rosso avvolge all’ingresso sul palco i Ricchi e Poveri che, a 32 anni dall’ultima partecipazione in gara, tornano al Festival di Sanremo, per la prima volta in duo. Angela e Angelo cantano “‘Ma non tutta la vita” e il pubblico in galleria si scatena e balla insieme ad Amadeus che da lì lancia il successivo cantante in gara, Emma.
”Dedico questa canzone alla mia nipotina Marta che è a Malta a studiare. Ma non tutti sono così fortunati nel Mediterraneo: ci sono bambini sotto le bombe, senza acqua senza cibo. Il nostro silenzio è corresponsabilità: la storia e Dio non accettano scena muta. Cessate il fuoco”. È questo l’appello lanciato da Dargen D’Amico al termine della sua esibizione con Onda Alta. L’artista aveva anche – polemicamente – ringraziato Amadeus per l’orario. “Onda alta, ascolti bassi”.
“Naturalmente sapete che Sanremo è sempre più social, ci sono occasioni per postare qualsiasi cosa, cerco di non usare molti termini, perché non sono social e quindi rischio di diventare boomer, ma usate i social. Poi devo stare attento sennò mi danno un’altra multa”. Così Amadeus scherza, sul palco dell’Ariston sulla multa Agcom da 175mila euro alla Rai confermata dal Tar per pubblicità occulta a Instagram nel festival 2023.