Anche la terza serata del Festival di Sanremo 2024 ci ha regalato momenti di grande spettacolo e altri che hanno lasciato perplesso il pubblico. Scopriamo insieme i momenti top e flop della terza serata.
Russell Crowe ha convinto tutti. Partendo con un coinvolgente pezzo blues eseguito insieme alla sua band, i Gentlemen Barbers, ha poi condiviso in una breve intervista aneddoti dei suoi successi cinematografici, dei suoi inizi di carriera e ha espresso un’affettuosa dichiarazione d’amore all’Italia e al suo pubblico.
Il gran finale è stato un tocco di genio: Crowe ha ripreso in modo ironico il discusso episodio del “Ballo del Qua Qua”, mimando con le mani le papere, regalando così un momento di leggerezza e divertimento che ha conquistato tutti. Un’ospitata riuscita che ha saputo bilanciare l’errore della serata precedente.
In un Festival in cui predomina palesemente il nero (non si capisce se per motivi stilistici o per guadagnare punti al Fantasanremo), dobbiamo ringraziare i BNKR44 che ci regalano tanti look colorati. Qualcuno potrebbe dire eccentrici, ma a noi millenials – abituati con le boyband anni 2000 – sembrano solo stratosferici. Quelle vibes da NSYNC ci fanno volare.
Il ritorno di Gianni Morandi sul palco di Sanremo è stato accolto con entusiasmo, confermando il suo status di icona della musica italiana. Le sue performance sono state un momento di grande energia e nostalgia, confermando il desiderio del pubblico di vederlo ogni anno. “C’era un ragazzo” è sempre così attuale.
Emma è la Queen e ieri sera, con il suo stile Barbiecore super pop ce lo ha confermato (se ancora non fosse chiaro a qualcuno).
Il conduttore è sempre da lode, ci mancherebbe. Ma in questa terza serata si è notato troppo un certo nervosismo, dato probabilmente dalle polemiche seguite alla partecipazione di John Travolta nella serata precedente. È riuscito a mantenere il timone della serata, tuttavia si notava un po’ di stanchezza. Un flop, ma con riserva.
Sia chiaro: lei è meravigliosa e nel corso della serata ha saputo affrontare il palco con sicurezza e ironia regalando risate e divertimento. Ma quell’entrata in scena, con il dramma della scalinata che sembrava non finire mai, ha un po’ stonato. Dai problemi con gli occhiali bifocali alle facce tirate ad ogni scalino, l’entrata della comica è stata segnata da una serie di contrattempi che hanno reso l’inizio della sua performance poco brillante e troppo lenta. Per il resto, però, promossa in pieno.
In questo Sanremo stanno ovunque, ma non riescono mai a spiccare. Performance tiepide, quasi imbalsamate, presentazioni che sembrano essere generate da una intelligenza artificiale per quanto sono fredde, Paola e Chiara non convincono. Ci aspettavamo di più.