velina-Vera-Atyushkina velina-Vera-Atyushkina

L’ex velina Vera Atyushkina come Michelle Hunziker: “Anch’io nella setta della maga Barghella”

velina-Vera-Atyushkina
L’ex velina Vera Atyushkina come Michelle Hunziker: “Anch’io nella setta della maga Barghella” (Foto Instagram)

MILANO – Non solo Michelle Hunziker. L’ex velina di Striscia la Notizia Vera Atyushkina ha confessato di essere finita anche lei nella setta della “maga” Giulia Berghella.

Risale a poche settimane fa la rivelazione fatta dalla showgirl svizzera di aver vissuto anni sotto il giogo della setta della maga Clelia. Su quegli anni bui Hunziker ha scritto un libro: “Una vita apparentemente perfetta”.

E in questi giorni l’ex velina Vera ha raccontato al settimanale Oggi la sua drammatica esperienza vissuta alcuni anni fa:

“Mi invitò il figlio di Giulia Berghella, Marco Sconfienza, che per un po’ mi aveva fatto da manager. Era il 2011, seppe che ero a Taranto in vacanza con un amico e disse che voleva mostrarmi un posto magnifico”.

Così la “maga” avrebbe avvicinato Vera con le stesse modalità con cui si era approcciata tempo prima a Michelle Hunziker:

“Ad un certo punto – ha raccontato l’ex velina a Oggi – si avvicinò e cominciò a fissarmi in un modo strano. Ebbi la sensazione netta, precisa, che mi stesse studiando. Che stesse cercando le mie debolezze, la via per domarmi e sottomettermi. Mi creda: è uno sguardo che non dimentichi…”.

Quindi le diede un consiglio scioccante, che aveva dato in passato anche ad altri “adepti” celebri:

“Devi abbandonare questo lavoro, la tv non fa per te. Se vuoi capire qual è la tua strada devi venire a fare delle sedute qui da me. Solo qui sopravviveremo: se verrete da noi, se ci seguirete, vi salverete”.

Non solo: secondo quanto ha raccontato Vera, Berghella le avrebbe anche detto che

“nel 2012 sarebbe finito il mondo. A me salì l’angoscia, volevo andarmene. Era un luogo strano, si muovevano tutti con una lentezza esasperante, ti fissavano”.

Secondo Vera, comunque, l’obiettivo di Berghella non era lei ma un suo amico:

“Io ero solo un’esca: il loro obiettivo era il mio amico. È un autore televisivo affermato, conosce tutte le star del piccolo schermo. Marco Sconfienza piombò sul mio amico, prese una sciarpa blu, di lana, gliela mise al collo e gli disse: ‘Ti voglio tanto bene, credo molto in te, questo è per creare un legame indissolubile tra noi’. E mentre ripeteva questa specie di formula, fece due nodi alla sciarpa e lo tirò verso di sé… Io sono convinta che Marco stesse celebrando un rito: era insieme lento e determinato… Ce ne andammo di corsa”.

Gestione cookie