La storia dei 33 minatori cileni si trasforma in un film porno

La vicenda dei 33 minatori cileni rimasti sottoterra per 70 giorni, diventa un film porno. Il titolo sarà “La mina se comió a los 33”, che letteralmente significa “La miniera si inghiottì i 33”. La “mina” in cileno però vuol dire anche “ragazza”, un probabile riferimento nel titolo alla protagonista, l’attrice cilena Ana Karenina (nella foto in basso).

La regia è affidata al regista a luci rosse Leonardo Barrera che, spiega ai siti e giornali del suo paese, di non avere intezione di trasformare la storia dei 33 minatori in una gigantesca orgia.

Lo scopo del film, racconta il regista, è quello di creare una certa “empatia” con i 33 uomini i quali nella pellicola “non saranno dipinti come eroi ma come vittime del sistema malfunzionante”. Il film ha una chiave ludico-erotica, come spiega lo stesso regista, che già nei lavori precedenti aveva accompagnato l’erotismo con una trama ben definita.

La storia di “La mina se comió a los 33”, farà riferimento alla curiosa storia del minatore Yonni Barrios, 21mo a uscire dalla miniera la notte del 13 ottobre scorso e protagonista di un singolare triangolo: Yonni aveva già da quattro anni un’amante con la quale tradiva sua moglie; le due donne hanno dunque sperato e sofferto su fronti opposti per il loro uomo in comune, rimasto intrappolato con i suoi colleghi a 700 metri di profondità. L’amante infatti era presente il giorno del suo ritorno in superficie: la moglie invece, quel giorno, se n’è rimasta a casa.

Gestione cookie