MILANO – Alexander Boettcher, Alexander the King (il re) per gli amici di Facebook, Alexander con le ferite tatuate sulle spalle. Alexander Boettcher è accusato, insieme a Martina Levato, di aver aggredito con acido in faccia Pietro Barbini (ex di lei). Anche se l’autrice materiale del gesto sarebbe stata Martina, che davanti ai giudici si è auto accusata di tutto.
Gianni Santucci sul Corriere della Sera traccia un profilo di Boettcher, partendo dalla sua pagina Facebook:
delirio d’onnipotenza impastato di narcisismo che trasuda dalle sue foto su Facebook : palestrato, tatuaggi che riproducono profonde ferite sulle spalle, tra messaggi di donne che lo fomentano tra un «quanto sei bello» e un «quanto sei sexy».
Poi, scrive Santucci, ci sono le armi in casa che ha tentato di giustificare:
In casa i poliziotti gli trovano due coltellacci da combattimento, un tirapugni, una bottiglia di cloroformio, un bisturi che lui giustifica così: «Alcune ragazze mi chiedono di incidere le mie iniziali sul loro corpo. È un reato?».
E poi la sua storia con Martina:
Le relazioni con le donne che diventano ossessione di possesso (così è stato con Martina). S’erano conosciuti in discoteca. «Una ragazza con gravi fragilità emotive che ha incontrato la persona più sbagliata», sintetizza un investigatore. I genitori di lei, due professori di matematica che vivono a Bollate, a Nord di Milano, l’avevano conosciuto. Alexander s’era fatto vedere a casa della ragazza. Hanno raccontato: «Da quando è iniziata questa storia i suoi risultati all’università sono peggiorati giorno dopo giorno. E poi è dimagrita moltissimo».
Perché il sentiero sottile come una lama sul quale lei ha iniziato a camminare seguiva l’ansia continua di compiacere il suo Alexander the king (come si presenta su Facebook ). «Era lui a volere che dimagrisse perché doveva avvicinarsi ai suoi canoni di fisico sportivo», ha raccontato il padre di Martina.
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