ROMA – Lo ritrovarono in una pozza di sangue, sdraiato sul letto, seminudo, a pancia in giù, senza pantaloni, senza mutande e due segni di iniezioni . E’ la scena della morte di Attilio Manca, ritrovato morto il 12 febbraio 2004, decesso, secondo i medici legali, causato da un mix di eroina e tranquillanti. E’ la storia di un eccellente urologo, nato a San Donà di Piave e trovato morto a Viterbo. E’ la triste fine del medico che, secondo molti, avrebbe operato Bernardo Provenzano a Marsiglia durante la latitanza del boss. Un suicidio, secondo il gip di Viterbo, un omicidio o, perlomeno, un suicidio strano dicono altri.
Unica imputata per la morte di Manca è Monica Mileti, la presunta spacciatrice che avrebbe venduto l’eroina all’urologo.
Ieri Servizio Pubblico ha pubblicato le foto choc della morte di Attilio Manca. Per i periti sentiti dalla trasmissione vi sarebbero elementi poco chiari: “Quelle ferite sullo scroto e quel naso storto potrebbero raccontare un’altra storia”.
“Certo è che c’è un vuoto di indagini sulla posizione della Mileti che va approfondito durante il dibattimento. In tanti anni di professione non ho mai assistito a una cosa del genere, sono stupefatto e desolato per come sono state condotte le indagini del caso” ha detto Antonio Ingroia, che assiste la famiglia Manca.