AUSTRALIA, SYDNEY – Il capo della diocesi cattolica delle Forze di Difesa australiane, il vescovo Max Davis, è stato incriminato dalla polizia per reati di pedofilia risalenti al 1969. Davis, 68 anni, il più alto prelato nella chiesa cattolica australiana, è il primo vescovo a essere incriminato per tali reati. Dovrà comparire davanti a un tribunale di Perth per rispondere di tre capi d’accusa di abusi su un minore di meno di 14 anni.
I fatti risalirebbero a quando Davis, che ancora non era stato ordinato sacerdote, insegnava nel collegio di San Benedetto a Nova Norcia, a nordovest di Perth. Secondo un comunicato dell’Ordinariato Militare Cattolico d’Australia, Davis, che “nega con decisione” ogni addebito, si è autosospeso dalla posizione che occupa dal 2003, di membro cattolico del Comitato Consultivo Religioso delle forze di Difesa, mentre la causa viene trattata dai tribunali.
Nell’aprile 2013 il governo australiano ha ordinato una commissione nazionale d’inchiesta sulle risposte delle istituzioni, fra cui la chiesa cattolica, alle denunce di abusi ai minori, che ha ascoltato circa 5000 presunte vittime, e ha appena presentato un rapporto preliminare.
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