BRUXELLES, 1 OTT – Era una donna, aveva 44 anni, si chiamava Nancy Verhelst, ma da quando ne aveva 42 aveva deciso di diventare Nathan Verhelst con una serie di operazioni per il cambio di sesso. Il risultato di quelle operazioni hanno profondamente deluso Nathan, che ha chiesto e ottenuto l’eutanasia.
È accaduto in Belgio, dove l’eutanasia è consentita non solo per sofferenze fisiche insopportabili ma anche psichiche. E lui, Nathan Verhelst, anche dopo essersi operato continuava a sentirsi prigioniero di quel corpo da donna.
L’uomo, che ha rilasciato la sua testimonianza al quotidiano fiammingo “Het Laatste Nieuws” 24 ore prima di morire, era nato come Nancy, unica figlia femmina dopo tre fratelli maschi di una famiglia fiamminga di Hamme.
Sin dall’infanzia, ha raccontato Nathan che sino ai 42 anni era ufficialmente Nancy, a casa era ”appena tollerato”, con la madre che spesso si lamentava dicendogli ”se solo tu fossi stato un ragazzino”. Poi la decisione di cambiare sesso, le operazioni e la grande delusione. Così ha chiesto di morire.
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