BARI – Le intercettazioni di Silvio Berlusconi sul processo escort sono state diffuse da un difensore. La precisazione arriva dal Tribunale di Bari che risponde così alle tante accuse piovute soprattutto dal centrodestra che su quelle intercettazioni arrivate sui giornali proprio nei giorni in cui Berlusconi finiva di scontare la pena per il processo Mediaset avevano parlato di “giustizia a orologeria”.
Secondo il procuratore di Bari Giuseppe Volpe, invece, le cose sono andate esattamente al contrario. Spiega il magistrato in un comunicato che copia dei file audio integrali delle intercettazioni dei colloqui telefonici tra l’allora premier Silvio Berlusconi e Gianpaolo Tarantini, oggetto di perizia trascrittiva da parte del Tribunale di Bari nel processo ‘Escort’, “è stata oggetto di richiesta alla cancelleria competente da parte di un unico difensore”.
Un difensore, insomma, ha chiesto quegli atti. E Volpe dice anche di aver svolto “accertamenti” dopo la pubblicazione delle intercettazioni da parte dei media. La nota del magistrato:
“Con riferimento alla diffusione ad opera dei media del contenuto delle intercettazioni coinvolgenti il già Presidente del Consiglio Berlusconi Silvio, a seguito del deposito di perizia trascrittiva nel procedimento in corso dinanzi al Tribunale di Bari a carico di Tarantini Gianpaolo ed altri preciso quanto segue.
La Procura di Bari, all’ udienza del 27 marzo 2014, chiese che si utilizzassero nel processo soltanto le trascrizioni effettuate dalla polizia giudiziaria, recanti omissis nelle parti non strettamente attinenti ai fatti oggetto delle imputazioni. Furono i difensori di alcuni imputati a richiedere al Tribunale le trascrizioni integrali, che i giudici quindi disposero”.
“Da accertamenti compiuti da questo Ufficio – sottolinea Volpe – risulta che copia dei files audio integrali delle comunicazioni poi del pari resi pubblici è stata oggetto di richiesta alla cancelleria competente da parte di un unico difensore. Tanto si ritiene di dover puntualizzare perché l’opinione pubblica ne sia compiutamente e correttamente informata”.
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