Bologna, sesso in cambio di permessi di soggiorno: agente arrestato

BOLOGNA, 13 MAR – Un poliziotto dell’ufficio immigrazione della questura di Bologna e’ stato arrestato con l’accusa di concussione sessuale. L’ipotesi e’ che l’agente abbia utilizzato le informazioni e il controllo nei confronti di donne straniere che avevano in atto pratiche di rinnovo del permesso di soggiorno, per convincerle ad avere rapporti sessuali con lui. L’arresto e’ stato fatto su ordinanza di custodia del procuratore aggiunto Valter Giovannini e dal pm Lorenzo Gestri, accolta dal gip Pasquale Gianniti.

L’agente arrestato, Claudio D’Orazi, 45 anni, di Cesena, e’ accusato di concussione sessuale continuata. Secondo le indagini della squadra mobile della Questura di Bologna, coordinata dal procuratore aggiunto Valter Giovannini e dal pm Lorenzo Gestri, l’assistente avrebbe ottenuto favori sessuali da quattro donne immigrate in cambio di una corsia preferenziale sulle pratiche per il rilascio di permessi di soggiorno.    I fatti contestati nell’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip Pasquale Gianniti ed eseguita questa mattina dalla Mobile, riguardano una decina di episodi, alcuni dei quali risalenti a tre anni fa.

L’ultimo episodio contestato e’ invece di dicembre. Le indagini sono partite a settembre dopo una segnalazione raccolta dal dirigente dell’ufficio immigrazione, il servizio in cui D’Orazi lavorava da tempo come addetto alle verifiche esterne. Proprio approfittando del suo ruolo avrebbe contattato e fatto visita alle immigrate nelle loro case promettendo aiuti in cambio di prestazioni sessuali.       All’inizio dell’anno l’agente e’ stato trasferito all’ufficio del personale ma, stando alle indagini, avrebbe continuato a delinquere. Dopo l’arresto e’ stato immediatamente sospeso dal servizio. L’inchiesta si e’ basata sulle denunce delle vittime, su alcune testimonianze, oltre a intercettazioni telefoniche e verifiche sui tabulati.

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