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Bolzano, sex-toys con soldi pubblici: verso rito abbreviato

di Emiliano Condò |30 Settembre 2015 16:24

Bolzano, sex-toys con soldi pubblici: verso rito abbreviato

BOLZANO – Si concluderà con ogni probabilità con il rito abbreviato l’iter giudiziario di alcuni gadget erotici comprati dai Freiheitlichen a spese del consiglio provinciale di Bolzano. Alessandro Tonon, avvocato difensore di Ulli Mair e Pius Leitner, esponenti del gruppo dei Freiheitlichen, ha chiesto davanti al gup Andrea Pappalardo di procedere con rito abbreviato per i sex-toys acquistati dai compagni di partito in occasione del compleanno del consigliere provinciale Sigmar Stocker: secondo l’accusa, i soldi utilizzati nel sexy shop Beate Uhse, sarebbero stati quelli del partito.

Per entrambi gli imputati, l’accusa è di peculato. Nel corso dell’udienza, è stata riportata tuttavia la testimonianza della segretaria del partito, resa in fase di indagine, che avrebbe ammesso che lo scontrino del sexy shop sarebbe finito tra le carte del partito per puro caso e non perché pagato con i soldi pubblici. La prossima udienza è stata fissata per il 15 novembre.

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