Volto tumefatto, un occhio rientrato, la mascella fratturata e la dentatura rovinata. Così si è presentato davanti ai genitori Stefano Cucchi, il detenuto morto nel carcere di Regina Coeli, a Roma.
Il legale della famiglia, Fabio Anselmo, ha spiegato che «l’atto di morte è stato acquisito dal pm per cui non abbiamo in mano nulla, se non le foto scattate dall’agenzia funebre e un appunto del medico legale. Non sono stati riscontrati traumi lesivi, a quanto appare, che possono averne causato la morte. Si parla di ecchimosi ed escoriazioni e sangue nella vescica, per cui è difficile sapere quando e soprattutto come è morto».
Intanto Giovanni Cucchi, padre della vittima, chiede giustizia alle istituzioni: «mio figlio in quei momenti era sotto la tutela dello Stato, dunque questa vicenda non può passare sotto silenzio. E dato che è stato preso in consegna dai Carabinieri chiediamo chiarezza anche al ministro della Difesa Ignazio La Russa».
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