Calendario studentesse nude: polemica femminista a Londra (foto)

Pubblicato il 22 Dicembre 2012 - 00:57| Aggiornato il 23 Dicembre 2012 OLTRE 6 MESI FA

LONDRA – Effettivamente le immagini lasciano poco all’immaginazione. La squadra di vogatrici dell’università di Warwick, in Inghilterra, ha posato per un calendario per scopi benefici. Solo che nelle foto le 15 ragazze sono nude e mostrano, sorridendo, i loro corpi atletici.L’iniziativa ha subito scatenato le critiche di qualche femminista, come una studentessa dell’Università del Kent che nel suo blog per l’Huffington Post Uk l’ha bollata come una cosa di ”cattivo gusto” e soprattutto motivata più dalla ricerca di notorietà che di fondi da devolvere a cause benefiche. Le ragazze si sono difese, respingendo le accuse che ritengono ingiuste, ricordando che nessuno le muove contro i colleghi maschi che calendari così li fanno da anni.

Nel dibattito è intervenuta poi, sul Daily Telegraph, la giornalista Emma Barnett che, lungi a suo dire dal proporre la sua come una “critica più femminista delle altre”, sottolinea che negli anni passati sono circolati simili calendari con studenti nudi e nessun sopracciglio è stato alzato e nessun naso è stato arricciato. Per non parlare di quel fenomeno che è stato “Calendar Girls”: la storia vera diventata poi un film di un gruppo di donne nello Yorkshire non più giovanissime che si sono spogliate per un calendario allo scopo di raccogliere soldi per la ricerca sulla leucemia dopo che il marito di una di loro era rimasto vittima di quella malattia.

Per quel gesto ci fu una sorta di “ovazione” femminile. Qual è la differenza? ”Queste ragazze sono giovani”. E questo che desta “sospetti”, secondo Barnett. Che allora, per chiarire il suo messaggio, cita Nora Ephron, la brillante sceneggiatrice americana (“Harry ti presento Sally”) da poco scomparsa: ”Oh, quanto rimpiango di non aver indossato un bikini per l’intero anno dei miei 26 anni. Se qualcuno giovane sta leggendo, per favore, in questo preciso istante, indossi un bikini e non se lo tolga di dosso fino a quando non compie 34 anni”.