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Cancro prostata, forse è causato da una comune infezione sessuale

di Daniela Lauria |20 Maggio 2014 17:44

Cancro prostata, forse è causato da una comune infezione sessuale

ROMA – Il cancro alla prostata potrebbe essere causato da una malattia a trasmissione sessuale: una infezione comune che si trasmette con i rapporti, la tricomoniasi, e che spesso rimane silente. A questa teoria stanno lavorando alcuni ricercatori dell’università della California, che hanno pubblicato uno studio sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences (Pnas).

La tricomoniasi è la più comune infezione non virale a trasmissione sessuale: si stima che colpisca circa 275 milioni di persone nel mondo. Chi ne soffre, spesso non ha sintomi e non sa di averla. Gli uomini possono sentire delle irritazioni nel pene, o dei bruciori dopo la minzione o l’eiaculazione o avere delle perdite, mentre le donne possono avere dei crampi ai genitali, problemi nell’urinare o perdite.

Dai test di laboratorio è risultato che la tricomoniasi aiuta il cancro a crescere tra le cellule della prostata. Questo non è il primo studio a suggerire un legame tra quest’infezione e il cancro alla prostata. Già uno studio del 2009 aveva rilevato infatti segni dell’infezione in un paziente ogni quattro. La ricerca suggerisce altresì che sua proprio l’infezione a rendere l’uomo più vulnerabile al tumore alla prostata.

Il parassita responsabile della tricomoniasi, il Trichomonas vaginalis, rilascia una proteina che causa infiammazione, aumenta e velocizza la crescita di cellule cancerose nella prostata. Ma i dati non sono definitivi e per corroborare quest’ipotesi saranno necessarie altre ricerche. Se la teoria dovesse essere dimostrata sarebbe un grande passo per la prevenzione dal momento che l’infezione, solo apparentemente lieve, nella maggior parte dei casi è curabile.

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