Corte Ue: no bavaglio alla stampa per Mosley (frustini e uniforme nazi per orgia di sesso estremo)

Pubblicato il 11 Maggio 2011 - 14:02| Aggiornato il 4 Marzo 2015 OLTRE 6 MESI FA

Max Mosley (AP Photo/ Cedric Joubert)

LONDRA – L’ex presidente della Federazione internazionale dell’automobile (Fia), Max Mosley, ha perso la causa in cui chiedeva che i giornali britannici fossero obbligati ad avvertire le persone prima di pubblicare notizie sulla loro vita privata. Il verdetto della Corte europea dei diritti dell’uomo (Cedu) segna l’ultima tappa della campagna di Mosley a favore di leggi più restrittive sulla privacy, dopo le rivelazioni sulle sua vita sessuale da parte di un tabloid del Regno Unito.

Mosley ha iniziato una campagna per avere norme più severe in termini di privacy dopo le rivelazioni sulla sua vita sessuale pubblicate dal “News of The World”: una pagina intera dedicata alle orge in stile nazista con cinque donne. Per quella causa, nel 2008, la giustizia inglese gli ha riconosciuto il diritto a un risarcimento pari a 60 mila sterline. Ma l’ex presidente Fia è andato oltre, rivolgendosi alla Corte europea perchè si pronunciasse contro le norme del Regno Unito che consentono la pubblicazione di articoli sulla vita privata senza avvertire i diretti interessati.

Richiesta bocciata. “Ma non è finita – ha replicato Mosley – Penso che sia assolutamente essenziale fare tutto il possibile per preservare la privacy delle persone”.

Una materia comunque controversa quella della privacy, soprattutto in Inghilterra dove alcune ultime sentenze dei giudici hanno impedito ai mezzi di informazione di divulgare il nome di alcune star implicate in scandali sessuali. Insomma in storie di corna.

L’ultimo caso in ordine di tempo è quello di Jemima Khan, ricca ereditiera ”impegnata” in grandi cause (dai diritti umani alla beneficenza), figlia del finanziere e politico miliardario James Goldsmith, un tempo sposata con l’ex campione di cricket pachistano Imran Khan (da cui ha avuto due figli), poi fidanzata con un celebre sciupafemmine inglese del calibro di Hugh Grant e oggi accusata di essere l’amante del giornalista e conduttore televisivo Jeremy Clarkson e di aver chiesto una super ingiunzione a un giudice per evitare che le sue foto hard venissero pubblicate su Twitter.