De Fanis e Zingariello: il contratto sessuale assessore-segretaria va in Procura

De Fanis e Zingariello: il contratto sessuale assessore-segretaria va in Procura
Lucia Zingariello (Foto da Facebook)

PESCARA –  “Sono colpevole di essere una donna, ecco cosa ho imparato soprattutto da questa storia. Se avessi messo un burqa anziché il bikini, non mi avreste mai trattato in questo modo, insomma non mi avreste massacrato”. Lucia Zingariello, la segretaria del “sesso per contratto” dell’ex assessore della Regione Abruzzo Luigi De Fanis, si sfoga con Fabrizio Caccia del Corriere della Sera

Il 30 gennaio De Fanis e la segretaria Zingariello si incontreranno alla Procura di Pescara, dove saranno ascoltati. Il primo incontro dal 12 novembre 2013, quando De Fanis fu arrestato con le accuse di concussione, peculato e truffa aggravata nell’ambito dell’’inchiesta sulle spese pazze della Regione Abruzzo. 

Caccia scrive che De Fanis si è detto “imbarazzatissimo” all’idea di incontrare la segretaria Lucia:

“In effetti sono imbarazzatissimo – confessa lui alla vigilia, al telefono col suo avvocato Domenico Frattura -. La saluterò, certo, ma giusto un saluto e via. Per il resto, mi toccherà di nuovo raccontare davanti a tutti il mio privato, la mia passione per lei. E questo sarà ancor più mortificante, perché in tribunale ci sarà mia moglie come parte offesa”.

L’ex assessore dovrà rispondere davanti al pm Rosaria De Vecchi anche dell’accusa di voler uccidere sua moglie, Rosanna Ranieri, intenzione manifestata in una telefonata intercettata dagli inquirenti:

“lui stesso appunto confessava alla segretaria prediletta, Lucia, di cui era pazzo d’amore, la volontà di sbarazzarsi di Rosaria col veleno. «Ma no, era solo uno scherzo, una frase detta lì per farsi bello, per pavoneggiarsi», minimizza adesso l’avvocato Frattura che è andato anche ieri a trovare i coniugi De Fanis nella casa di Montazzoli, dove il primario agli arresti consuma il tempo divorando tomi di ortopedia, la sua materia”.

Rosaria, nonostante le accuse di tentato omicidio, e la figlia Valeria saranno comunque al fianco di De Fanis, marito e padre. Nonostante il “sesso per contratto”:

“Tempesta d’amore, autentica ossessione per Lucia Zingariello, che si vide sottoporre dal suo principale accecato («Nell’ultimo anno non era più lui…», confermano i colleghi in ospedale) addirittura una specie di contratto: 3 mila euro in contanti per incontrarla da solo quattro volte al mese. Un foglietto poi strappato da lui stesso in mille pezzi e gettato nel cestino dell’ufficio, ma da lei certosinamente ricomposto forse per tutelarsi da quella corte asfissiante”.

La Zingariello ora si lamenta che la sua vita è distrutta:

“Anche a lei la Rimborsopoli abruzzese ha sconvolto la vita, con i suoi inevitabili riflessi gossipari : i vestiti, i gioielli, le borse, le spese pazze e i regali di De Fanis (coi soldi pubblici?) e poi il Barolo da 90 euro, lo Champagne da 120, i viaggi insieme con l’auto di servizio della Regione. Lei pure è moglie di un medico e mamma di una bambina di 8 anni e con De Fanis erano amici dal Duemila, si conoscevano bene, andavano tutti insieme in vacanza. Poi il primario di Ortopedia è come impazzito. Amour fou , amore folle, «eh già, questa storia è tutta una follia – conclude triste l’avvocato Frattura -. E il mio amico Gigi si è rovinato per una donna»”.

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