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Escort, chiesto il processo per Tarantini e Sabina Began

di Elisa D'Alto |27 Aprile 2012 11:37

Letizia Filippi
Francesca Lana e Manuela Arcuri (Foto LaPresse)
Marysthell Polanco
Sabina Began

BARI – La procura di Bari ha chiesto il rinvio a giudizio per 8 persone nell’inchiesta sulle escort che Gianpaolo Tarantini ha portato in 21 occasioni, tra il 2008 e il 2009, nelle residenze dell’allora premier Berlusconi. Tra gli imputati i fratelli Gianpaolo e Claudio Tarantini e Sabina Began, ribattezzata ‘l’ape regina’.  Gli altri imputati che compariranno davanti al gup del tribunale di Bari sono l’avvocato Salvatore (Totò) Castellaneta, le escort Francesca Lana e Letizia Filippi, Massimiliano Verdoscia, amico e socio di Gianpi, e Pierluigi Faraone. Secondo l’accusa, Gianpi, Verdoscia, Castellaneta e Faraone avevano organizzato un’associazione per delinquere per reclutare le donne che dovevano prostituirsi con il premier per fare il modo che Berlusconi desse all’amico Gianpi ”incarichi istituzionali” e per permettergli di allacciare, attraverso lui, ”rapporti affaristici con i vertici della Protezione Civile, con Finmeccanica e con le societa’ a quest’ultima collegate (Sel Proc, Selex Sistemi Integrati e Seicos), con Infratelitalia ed altre societa”’.

L’indagine sugli appalti e’ tuttora in corso dopo essere stata stralciatata dal fascicolo sulle escort. Una mano al gruppo criminale l’hanno data – secondo la procura – gli altri quattro indagati, accusati a vario titolo di induzione, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. Le stesse escort Lana, Began e Filippi si trasformano col tempo in reclutatrici delle ragazze. Dagli atti dell’inchiesta emerge che ‘Gianpi’ ha portato in 21 occasioni, tra settembre 2008 e maggio 2009, a Palazzo Grazioli, Villa San Martino e Villa Certosa le escort della sua ‘scuderia’ con le quali ha allietato per nove mesi le serate del presidente.

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