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Escort. Depone Sonia Carpentone. Intercettazioni troppo hot, udienza a porte chiuse

di Emiliano Condò |16 Marzo 2015 15:05

Escort. Depone Sonia Carpentone. Intercettazioni troppo hot, udienza a porte chiuse

BARI – Sonia Carpentone depone al processo escort a Bari e il giudice decide: “Intercettazioni troppo hot, udienza a porte chiuse”. Succede tutto nella mattinata di lunedì 16 marzo. In tribunale è prevista la deposizione della Carpentone. La ragazza è una delle testimoni di accusa del processo ‘escort’ sulle donne portate da Giampaolo Tarantini nelle residenze dell’allora premier Silvio Berlusconi.

Prima della decisione del Tribunale, il pm Eugenia Pontassuglia, aveva fatto ascoltare in aula una conversazione molto piccante tra Tarantini e Carpentone che aveva indotto il presidente del tribunale, Luigi Forleo, a chiedere al pm di essere avvisato, per procedere eventualmente a porte chiuse, nel caso in cui vi fossero state altre telefonate ‘sensibili’ da ascoltare in aula. L’ascolto delle telefonate è stato ritenuto utile dal pm per indurre il testimone a dire la verità.

Adottando la decisione di procedere a porte chiuse, il Tribunale ha ritenuto che il prosieguo dell’udienza pubblica potrebbe “nuocere al buon costume” e alla “riservatezza” della testimone.

“Ho partecipato ad una cena a Palazzo Grazioli, mi sono trattenuta per la notte, ma non ho mai fatto sesso con Berlusconi” ha poi detto in Aula la ex modella. La giovane ha riferito di aver conosciuto tramite Gianpaolo Tarantini, in quello stesso periodo, nell’autunno 2008, anche l’ex vicepresidente della Regione Puglia, Sandro Frisullo (Pd) e di aver ricevuto denaro da lui. “Non ho fatto sesso con Frisullo, – ha chiarito Carpentone – ma mi ha dato soldi perché ero in difficoltà economiche”. In più occasioni il presidente del collegio, Luigi Forleo, ha invitato la testimone a dire la verità.

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