NEW YORK – Frazier Glenn Miller, uno dei vecchi leader del Ku Klux Klan, verso la fine degli anni ottanta fu beccato dagli agenti della polizia mentre faceva sesso sul sedile posteriore di una macchina con un uomo nero travestito da donna. L’episodio è riemerso in questi giorni a margine del processo che vede Miller imputato per l’omicidio di tre persone di religione ebraica presso due congregazioni del Kansas, uccisi molto probabilmente per motivi razzisti. L’episodio era stato nascosto dalle stesse autorità federali americane in cambio della collaborazione dello stesso Miller, già fondatore dei Carolina Dragons – gruppo appartenente al Ku Klux Klan – e dei White Patriot Party.
Durante una telefonata intercettata Miller si giustificò via telefono con il Southern Poverty Law Center dicendo di aver organizzato l’incontro con il gigolò solo per picchiarlo.
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