Folla e commozione ai funerali dell’alpino Luca Sanna. Berlusconi resta a palazzo Chigi

Si sono svolti a Roma i funerali solenni del caporalmaggiore Luca Sanna, ucciso in Afghanistan. “Nessuno dei nostri militari vuole fare l’eroe. Tutti vogliono tornare a casa dalle loro famiglie e dai loro amici. Ma tutti non esitano a porre a rischio il proprio futuro, sapendo che possono dare la vita o rimanere segnati” ha detto monsignor Vincenzo Pelvi esaltato le virtù dei nostri soldati e sottolineando come “questo è il vero eroismo quotidiano”.

“Il dovere di costruire la pace non deve essere confuso con una specie d’inerzia quietistica che è indifferente all’ingiustizia, accetta ogni tipo di disordine, scende a compromessi con l’errore e con il male e cede a ogni pressione per mantenere la pace a qualsiasi prezzo” ha detto ancora l’arcivescovo ordinario militare per l’Italia, monsignor Vincenzo Pelvi. “La pace – ha aggiunto – esige il lavoro più eroico e il sacrificio più difficile. Esige un eroismo più grande della violenza. Esige una maggiore fedeltà alla verità e una purezza di coscienza”.

La cerimonia religiosa per salutare l’alpino ucciso martedì in Afghanistan da un attentatore che vestiva la divisa afghana si è svolta nella Basilica di S. Maria degli Angeli a Roma. A presenziare c’erano tutte le più alte cariche dello Stato: il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, il presidente del Senato, Renato Schifani, molti esponenti del governo tra cui il sottosegretario Gianni Letta, con gli occhi lucidi e molto commosso, i ministri Ignazio La Russa, Giulio Tremonti, Maurizio Sacconi, Umberto Bossi e Roberto Calderoli. Assente il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, che è rimasto a palazzo Chigi.

Entrando, il Presidente Napolitano ha salutato la vedova di Sanna, Daniela, rimasta seduta e stringendole la mano e poi accarezzandole il capo di fronte al suo pianto. La donna è stata assistita da una psicologa dell’esercito. Napolitano ha poi scambiato il segno della pace con i familiari del defunto.

Il canto alpino “Signore delle cime” ha accompagnato l’uscita della salma al termine dei funerali. Sul sagrato della basilica il feretro, portato a spalla da sei alpini è stato accolto da un lungo applauso. Al caduto sono stati quindi resi gli onori militari da un picchetto interforze.

La salma del caporal maggiore sarà ora trasportata in Sardegna, a Samugheo (Oristano), il paese d’origine, dove verrà tumulata dopo le esequie in forma privata.

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